È legittima l’ordinanza demolitoria d’abuso edilizio notificata ad uno solo dei comproprietari dell’opera in ragione della natura della sanzione ripristinatoria, finalizzata al ripristino dei valori giuridici offesi dalla realizzazione dell’opera abusiva. L’ordinanza di demolizione è sufficientemente motivata con riferimento all’oggettivo riscontro dell’abusività delle opere ed alla sicura assoggettabilità di queste al regime del permesso di costruire, non essendo necessario, in tal caso, alcun ulteriore obbligo motivazionale. Lo stabilisce il Consiglio di Stato, sez. VI, sentenza 28 febbraio 2022, n. 1392.
Source: Quotidiano Giuridico