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Medaglia d’oro per Papa Benedetto XVI per il centenario (1910-2010) del Sindacato Cronisti Romani

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di Marie Claude Joseph


    
AL SANTO PADRE BENEDETTO XVI
PER IL SUO APPELLO RIVOLTO AI CRISTIANI, NELLA GIORNATA DELLE COMUNICAZIONI SOCIALI E FESTA DI S. FRANCESCO DI SALES PATRONO DEI GIORNALISTI, AD UNIRSI CON CONSAPEVOLE E RESPONSABILE CREATIVITA’ NELLA RETE DI RAPPORTI CHE L’ERA DEL DIGITALE HA RESO POSSIBILE, E PER LA SPERANZA CHE IL BEATO WOJTYLA POSSA ESSERE PROCLAMATO PATRONO DEI COMUNICATORI IN RICONOSCIMENTO DELLA SUA SAGGIA E CORAGGIOSA APERTURA ALLE NUOVE TECNOLOGIE

Al termine dell’udienza generale in Vaticano del 22 giugno 2011, Romano Bartoloni, Presidente del sindacato cronisti romani  e Carlo Felice Corsetti, consigliere nazionale dell’Ordine dei giornalisti, consegnavano a Papa Benedetto XVI la medaglia d’oro e la pergamena a ricordo del centenario ( 1910- 2010) ed i volumi editi per la storica ricorrenza. Ma era su Papa Wojtyla che i cronisti romani volgevano la loro attenzione invitando  Papa Ratzinger a proclamare il pellegrino che ha girato il mondo – ben 104 i suoi viaggi apostolici internazionali - a proclamare Karol Wojtyla patrono dei comunicatori nell'era digitale.  Benedetto XVI, secondo quanto ha riferito, dopo l'incontro, la delegazione del Sindacato cronisti romani, ha  apprezzato la proposta. «Bene», ha commentato, conversando con il presidente Romano Bartoloni, incoraggiandolo poi a mettere per iscritto la felice iniziativa. La delegazione del sindacato ha portato in dono al Papa anche due libri, «Cento anni di sindacato» e «Guida all'universo della comunicazione», in cui, è stato spiegato, ci sono alcune pagine dedicate al ruolo del papa nel mondo della comunicazione, la
qual cosa, è stato fatto notare, ha suscitato il sorriso di Benedetto XVI. 
I viaggi nel villaggio globale, la televisione e le tecnologie elettroniche – ha spiegato ancora Bartoloni - sono state il suo pulpito e il mondo, superando le divisioni delle etnie e delle religioni, lo ha riconosciuto come un grande e coraggioso Profeta perché ha parlato in presa diretta al cuore di ogni uomo e perché non ha esitato a portare la Croce delle sue sofferenze sotto gli occhi della gente, proprio come Gesù sulla via del Golgota”. Papa Wojtyla deve proprio  ai media la sua leadership mondiale!”.
Nei suoi documenti, nei suoi seminari, nelle sue iniziative, il dicastero vaticano per le comunicazioni sociali è impegnato a mantenere il passo con i tempi nel lodevole intento di favorire il miglior dialogo con gli uomini e di testimoniare il messaggio evangelico anche nei territori del digitale. Per questi motivi – continua Bartoloni – “abbiamo ritenuto di cogliere nelle parole di Benedetto XVI l’invito a rivolgerci al Pontificio Consiglio delle comunicazioni sociali, certi che possa interpretare secondo la sua esperienza e la sua vocazione la diffusa aspirazione dei tanti in cerca di un Santo Patrono che vegli sulle sorti della comunicazione e che stenda una mano protettiva sulla testa dei comunicatori”.

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