di Giovanna Mellano
Kofi Annan, presidente dell'Alleanza per una rivoluzione verde in Africa, il 25 giugno scorso nella giornata d'apertura della 37^ Conferenza della FAO, ha dichiarato, “Se i paesi non riescono ad unirsi per garantire la sicurezza alimentare – il più basilare dei diritti umani – le nostre speranze per una cooperazione internazionale più ampia appaiono davvero destinate a fallire”. Ricordando che quasi un miliardo di persone soffre la fame, ha aggiunto che “Insieme al problema del cambiamento climatico, garantire la sicurezza alimentare e nutrizionale a livello mondiale è la sfida del nostro tempo”.
Annan ha attaccato l'accaparramento delle terre, il fenomeno recente di acquisto o di affitto da parte di paesi sviluppati di terre coltivabili in paesi in via di sviluppo, al fine di incrementare la propria sicurezza alimentare.
“È inquietante quanto è emerso da un recente rapporto: nel 2009 in Africa è stata acquistata, con fondi speculativi o di altra natura, un'estensione di terra pari all'intera Francia”.
Entro il 2050 la produzione mondiale dovrà aumentare del 70% in quanto si prevede che la popolazione mondiale raggiungerà i 9,2 miliardi di persone oggi a 6,9.
L'ex segretario generale dell'Onu e premio Nobel per la pace ha anche auspicato una maggiore ricerca sui possibili benefici ed effetti che la produzione di biocarburanti può avere sulla sicurezza alimentare dei piccoli coltivatori. “Perfino con l'attuale livello di terre coltivate – ha aggiunto Annan – se raddoppiassero le rese, l'Africa diventerebbe una regione con grandi eccedenze alimentari”.
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