di Lorenzo Pisoni
Inverni bianchi, estati calde, primavere e autunni pieni di colori: tutto questo è il Lichtenstein.
Il Principato è situato nella valle del Reno, nelle Alpi, tra la Svizzera (Canton San Gallo a ovest, Canton Grigioni a sud) e l'Austria (Land Vorarlberg, a est); non ha sbocchi sul mare. La capitale è Vaduz. La parte orientale del paese è completamente montuosa, il punto più alto è il Grauspitz, con un'altezza di 2.599 m.
L'attuale principe è Hans-Adam II del Liechtenstein, che succedette al padre, morto nel 1989. La Costituzione gli dà fortissimi poteri. Il parlamento del Liechtenstein, il Landtag, è composto da 25 rappresentanti, eletti dal popolo. Responsabile delle questioni politiche quotidiane è un gabinetto di cinque persone. Il capo del governo è Klaus Tschütscher.La lingua ufficiale è il tedesco.
Anticamente il territorio del Liechtenstein era parte del Sacro Romano Impero. La regione era feudo dei Conti di Hohenems. Col tempo, la famiglia Liechtenstein ottenne da loro le Signorie di Schellenberg e la Contea di Vaduz (nel 1699 e nel 1712 rispettivamente) . La dinastia feudale dei Liechtenstein venne così a godere dei titoli di Conte Sovrano di Vaduz e Signore di Schellenberg, feudi sottoposti alla sola sovranità formale dell'Imperatore.
Il 23 gennaio 1719, Carlo VI del Sacro Romano Impero, decretò l'unione tra Vaduz e Schellenberg, ed elevò la locale contea a "Principato" con il nome di "Liechtenstein" in onore del suo fedele consigliere Anton Florian del Liechtenstein.
Nel 1806, dopo l’invasione di gran parte del Sacro Romano Impero da parte Napoleone, il principe del Liechtenstein divenne effettivamente un principe sovrano. Dal 25 luglio 1806 diventò membro della Confederazione del Reno, vassallo de facto come tutti gli altri stati aderenti, dell'Imperatore Napoleone Bonaparte, sino alla dissoluzione della Confederazione il 19 ottobre 1813. Aderì allora alla Confederazione tedesca (20 giugno 1815 – 24 agosto 1866), che era presieduta dall'Imperatore d'Austria.
Quando fu firmata la pace in seguito alla Guerra Austro-Prussiana del 1866, la Prussia accusò il Liechtenstein di essere stata la causa dello scoppio della guerra con l'Austria. Il Principato non siglò la pace con la Prussia, rimanendo in guerra con il grande regno del nord della Germania, ma senza che nessun conflitto venisse combattuto. L'esercito statale venne soppresso nel 1868 per motivi finanziari.
Sino al termine della prima guerra mondiale, il Liechtenstein fu sempre molto legato all'Impero Austriaco prima ed a quello Austro-Ungarico poi; la devastazione economica, subita durante il primo conflitto mondiale, portò il piccolo stato a concludere accordi monetari con la vicina Svizzera, ad entrare con la stessa in Unione Doganale nel 1923 e ad adottare il Franco Svizzero come propria valuta nel 1924.
Ma nel 1928 il fallimento della Cassa di Risparmio del Liechtenstein azzerò le riserve del locale Ministero del Tesoro, causò la rovina finanziaria e un forte indebitamento con la Confederazione Elvetica. Fu varata immediatamente una legislazione che permise il segreto sui clienti e sui conti bancari. In Liechtenstein sorsero una miriade di aziende private.
Nel corso della seconda guerra mondiale, il Principato rimase neutrale e i suoi tesori e quelli della famiglia principesca vennero tratti in salvo a Londra. Al termine del conflitto, per risanare le casse dello stato, i principi del Liechtenstein furono costretti a vendere alcune delle loro preziose opere d'arte.
In seguito fu favorito l'insediamento nel territorio di imprese finanziarie, commerciali ed industriali grazie alla tutela legislativa e a tassazioni molto favorevoli. Attualmente sono moltissime le aziende, soprattutto finanziarie, residenti nel principato, ma esistono anche diverse realtà industriali.
Oggi, il Principe del Liechtenstein è uno degli uomini più ricchi del mondo con un patrimonio stimato in circa 4 miliardi di dollari.
Il Principato è diviso in undici comuni, la maggior parte dei quali consiste di un unico centro abitato e come la Svizzera è membro dell'Associazione europea di libero scambio (EFTA). L'11% delle esportazioni è destinato proprio alla Confederazione Elvetica. Dal 1995 il Liechtenstein fa parte dello spazio economico europeo (SEE), che comprende tutti gli stati membri dell'UE e l'Islanda e la Norvegia. Ha firmato con l'UE un accordo sull'imposizione dei redditi del risparmio dei cittadini comunitari, che è entrato in vigore nel 2005 ed il cui obiettivo è di impedire che il Principato sia utilizzato per sfuggire alle tasse fiscali dei redditi del risparmio valido in tutta l'UE e nel 2008 ha firmato gli accordi di Schengen e Dublino.
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