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Fratelli d’Italia: 150 anni di cultura, lavoro, emigrazione

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di Carlo Felice Corsetti
Tavola rotonda su "Giustizia e  Informazione nella vicenda italiana" e presentazione del libro dal titolo “Fratelli d’Italia: 150 anni di cultura, lavoro, emigrazione”, edito a New York da Forum Italicum Publishing.
Evento culturale di ampio spessore che  ha richiamato molti giornalisti, storici, esperti e rappresentanti delle istituzioni, venerdì 16 marzo scorso nella Sala  Efisio Serra dell’Associazione Stampa Romana, in Piazza della Torretta a Roma.
Il libro ha ricevuto il Logo ufficiale delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia ed è stato presentato in occasione della chiusura ufficiale delle celebrazioni.
Curato da Luigi Troiani, professore incaricato di relazioni internazionali,  pontificia università San Tommaso d’Aquino di Roma, è opera collettiva di autorevoli docenti e studiosi , fra i quali Cinthia Pinotti, vice procuratore generale della Corte dei conti, che ha realizzato il saggio dal titolo <La questione giustizia “giusta”>, da cui  è nata  l’idea di un confronto su  “Giustizia ed informazione”,  tematica sempre di grande  attualità.
“La giustizia ‘giusta’:  un identico valore e ideale per cittadini e mass media?” è stato quindi il tema al centro del dibattito, che ha visto, oltre a Troiani e Pinotti, la qualificata partecipazione , tra gli altri, di Luigi Ciampoli , Procuratore generale della repubblica presso la Corte d’appello di Roma , di Piero Craveri, Preside della facoltà di lettere dell’università Suor Orsola Benincasa  Napoli  , di Carla Collicelli, vice direttore  generale della fondazione Censis, di Maria Luisa Jaus Richiello, rappresentante in Italia del quotidiano “America oggi”. Presenti anche Fabio Mini, saggista, già comandante KFOR,  e Nicola Piepoli, presidente Istituto Piepoli.  A presiedere la tavola rotonda Gino Falleri, presidente nazionale del gruppo Giornalisti Uffici Stampa e vice segretario di Stampa romana. 
Molto interesse ha suscitato il tema dell’intreccio tra giustizia, informazione e politica, con particolare riferimento ai processi mediatici televisivi.
“Il giornalismo deve tornare a quelle che sono le sue vecchie tradizioni … dare un panorama, una raffigurazione corretta della realtà. L’informazione è andare, vedere e raccontare” ha detto tra l’altro Gino Falleri.
Per Luigi Troiani “l’informazione fa anche dei processi veri e propri; si prende delle prerogative che non le appartengono, ma lo fa talvolta per supplenza; in qualche modo rappresenta la pubblica opinione, vuole interpretare la pubblica opinione. Se l’informazione riesce ad esprimere ciò che la pubblica opinione sente in un certo momento, fa il suo dovere”.
Cinthia Pinotti ha proposto una  riflessione sulla giustizia italiana dall’unità d’Italia ad oggi, con approccio multiplo.
Il diritto nazionale, inizialmente monopolio dello stato, messo successivamente in crisi dal diritto europeo e dal diritto globale. Il ruolo del giudice e della giurisprudenza, il ruolo creativo della giurisprudenza, il rapporto tra politica e magistratura.  Come è cambiato, dall’Unità ad oggi,  il rapporto di fiducia tra giustizia e cittadini anche a causa/o per merito dei mass media ? Questi gli elementi di fondo di una riflessione che lega due punti essenziali per la democrazia : giustizia e comunicazione.
Eloquenti anche i titoli dei vari capitoli : “Formazione e primi sviluppi del sistema giudiziario unitario”, “Costituzione repubblicana”, “Un radicale mutamento : dall’interno, dall’unione europea, “Ineluttabilità della grande riforma della giustizia”, “aspettando Media responsabili e consapevoli”.
Gli altri autori dell’opera: Albino Gorini, Raffaele Mambella, Salvatore Rotella, Alja Van Klinken, Raffaella Petrini, Daniela Allevato, Giuseppe Gazzola, Mario Mignone, Oreste Bazzichi, Brandon Essary, Luigi Fontanella, Amir Malek, Irene Marchegiani, Rocco Pezzimenti, Alan Hartman, Stefano Vaccara, Simone Colafranceschi, Simona Frasca.
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