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La Festa dell’Europa 2012 – Più forti insieme

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di Carlo Felice Corsetti (galleria fotografica)
Il 9 maggio 1950 il ministro degli Esteri francese Robert Shuman ha enunciato gli ideali all’origine dell’Unione europea. Durante un suo discorso a Parigi, con l’intento di scongiurare future guerre tra le nazioni europee, ha proposto di dare vita ad una nuova forma di cooperazione  politica in ambito europeo, iniziando da un’istituzione sovranazionale per la gestione comune di carbone e acciaio, all’epoca materie prime presupposto di qualsiasi potenza militare. E’nata così, nel 1952, la Comunità europea del carbone e dell’acciaio. 
Nel vertice UE di Milano del 1985 è stata presa la decisione di associare la “Festa dell’Europa” all’anniversario della “dichiarazione Schuman”, ormai considerata l’atto di nascita dell’Unione europea.
Un'occasione per avvicinare l'Europa ai cittadini e favorire unità e pace fra i popoli europei.
Ogni anno, per la Festa dell'Europa, viene selezionato il manifesto che raffigura al meglio l'idea dell'UE. Il motto di quest’anno è “Più forti insieme”. 
La Festa dell’Europa è diventata così uno dei simboli di riconoscibilità dell’UE, insieme agli altri che sono la bandiera (costituita da 12 stelle dorate disposte in cerchio su uno sfondo blu),  l' inno ('"Inno alla gioia" di Beethoven, adottato nel 1972) e il motto (“Unita nella diversità” )
Per tutta la settimana, dall’8 all’11 maggio, numerosi eventi  hanno ricordato nei Paesi membri  la nascita dell’Europa unita.
In Italia a Milano, Roma, Parma e Torino, per citare alcune località.
Nella giornata di sabato, tradizionalmente chiamata “Open Day”, le più importanti Istituzioni europee hanno aperto le loro sedi a tutte le persone interessate.
Il Presidente nazionale del gruppo Giornalisti Uffici Stampa italiano, Gino FALLERI, accompagnato dal responsabile GUS dei rapporti con le Istituzioni europee, ha accolto con molto interesse l’invito della Rete dei comunicatori antifrode dell’Olaf a partecipare al 21° Meeting OAFCN, venerdì 11 maggio a Bruxelles.
Ha potuto così  partecipare alle visite istituzionali dell’European Institutions Open Day, con particolare attenzione allo Stand dell’Olaf, nella sede Berlaymont della Commissione europea.
Il gruppo di sbandieratori, i comici sui trampoli e le varie attrazioni all’ingresso, attentamente vigilato dal personale della sicurezza, non hanno impedito ai visitatori più attenti di notare con sorpresa l’assenza della temuta fila, nell’ora di punta del mattino. Sono tornate alla mente le fastidiose lunghe file degli anni precedenti, quando i cittadini europei forse non conoscevano ancora crisi, spread ed euro-bond.
Pure all’interno minore presenza di visitatori, anche se i numerosi stand pieni di luci facevano a gara per distribuire i tanti gadget, sempre graditi e richiesti.
Lo stand dell’Olaf, quest’anno senza l’Oafcn, era ben visibile, articolato su diverse unità molto interessanti, tutte impegnate a far conoscere l’importanza della lotta contro ogni forma di frode in danno degli interessi finanziari europei. Molto visitata l’unità nella quale il personale dell’Olaf spiegava praticamente come riconoscere gli euro falsi. “Luttez contre la fraude avec l’OLAF” , “Détectez les faux euros” , “EURO: billets contrefaits”, “’European Anti-Fraud Office’  ‘Who we are’  ‘Wath we do’”, tra le varie, grandi scritte bianche, sullo sfondo blu dello stand.
La Commissione europea è una delle più importanti istituzioni dell'UE. Il suo Presidente attribuisce ai 27 commissari, uno per ogni paese, la responsabilità di specifici settori politici. La Commissione rappresenta e tutela gli interessi dell'UE nel loro insieme : propone atti legislativi al Parlamento e al Consiglio, gestisce il bilancio e attribuisce i finanziamenti, vigila con la Corte di giustizia sull'applicazione del diritto, rappresenta l'Unione europea a livello internazionale.
L’attuale presidente è José Manuel Barroso.
Molto interessante è stata anche la visita, guidata e sorvegliata, alla vicina sede del Consiglio dell’UE  e del Consiglio europeo.
Il Consiglio dell’Unione europea è l'istituzione nella quale i ministri dei paesi dell'UE si riuniscono per coordinare le politiche e adottare le normative : approva la legislazione dell'UE, coordina le politiche economiche generali dei paesi membri, firma accordi tra l'UE e gli altri paesi, approva il bilancio annuale, elabora la politica estera e di difesa, coordina la cooperazione fra i tribunali e le forze di polizia nazionali dei paesi membri. E’ la voce degli Stati membri, ha un ministro per ogni paese dell’UE. Non ci sono però membri fissi. In ogni riunione ciascun paese è rappresentato dal ministro della materia trattata.
L’attuale presidente è Herman Van Rompuy.
Il Consiglio europeo è composto dai capi di Stato o di governo dei paesi membri, dal presidente della Commissione e dal presidente del Consiglio europeo stesso, che presiede le sessioni. Anche l'Alto rappresentate dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza partecipa ai lavori. Il vertice dei capi di Stato e di governo di tutti i paesi UE si tiene almeno 4 volte l’anno e definisce gli orientamenti e le priorità politiche generali. Creato nel 1974, dal 2009 è diventato una delle sette istituzioni ufficiali dell'UE.
Con un trenino ad hoc o a piedi si poteva raggiungere in breve tempo e visitare anche  il Parlamento europeo.
I membri dell’europarlamento sono eletti direttamente ogni 5 anni a suffragio universale e rappresentano i cittadini dell'UE. Insieme al Consiglio dell'Unione europea, è una delle principali istituzioni legislative. Ha tre funzioni principali: discutere e approvare le normative europee, controllare l’agire democratico delle altre istituzioni, con particolare attenzione alla Commissione, discutere ed adottare insieme al Consiglio il bilancio dell'UE.
Le "sessioni plenarie" si svolgono a Strasburgo e a Bruxelles.
A pochi passi, infine, Il Comitato delle Regioni (CdR), organo consultivo che dà la parola agli enti regionali e locali dell'Unione europea. Il CdR fa in modo che la legislazione UE tenga conto della prospettiva locale e regionale. Il Comitato infatti pubblica pareri sulle proposte della Commissione che, insieme al Consiglio e al Parlamento deve consultare il CdR prima delle decisioni su temi di competenza delle amministrazioni locali e regionali, quali l'occupazione, l'ambiente, l'istruzione e la salute pubblica.
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