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San‘a (Sana'a), avventura nella Capitale dello Yemen

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San‘a’. La meraviglia sognata da tutti. Qui vi porta Argil in questa calda estate 

di Lorenzo Pisoni     
Patrimonio mondiale tutelato dall'UNESCO’dal 1986: in questo modo tutto il mondo è venuto a conoscenza di questo gioiello architettonico nascosto e segreto in cui ancora oggi la modernità sembra lontana anni luce. Ma Sana’a è il centro commerciale, cultura ed economico di tutto il paese. La città è la capitale dello Yemen. La magia di San‘a’, centro urbano tra i più antichi al mondo, accompagna i visitatori nel dedalo delle viuzze e dei suk.
Se ultimamente si è sentito parlare della capitale dello Yemen solo a causa degli incidenti che sono avvenuti qualche tempo fa, la città merita una visita. Il nome di Sana’a, capitale dello Yemen, significa la città protetta ed è proprio quello che appare agli occhi dei visitatori. I suoi alti palazzi a torre di terra cruda, tipici dello Yemen, che svettano nel bel mezzo dell’altopiano yemenita, a 2200 metri sul livello del mare, e che per secoli hanno fieramente resistito alla forza degli elementi, danno un senso di grandezza e forza che lascia sbalorditi. Situata nella parte occidentale dello Yemen, Sana’a ne è la gloriosa e magnifica capitale. Il Monte Nigam, da sempre considerato il Castello di Difesa della città, domina e protegge l’antica città di Sana’a come accade in tutte le città dello Yemen, tipicamente edificate nelle adiacenze di un monte.
San‘a’ è  stata fondata da Sem, figlio di Noè,  come prima città dopo il diluvio. Stando agli archivi storici, la città sarebbe stata fondata dai Sabei nel I secolo, data in cui compare per la prima volta il nome Sana'a.
A quell'epoca la città era una piazzaforte, crocevia dei territori di sette diverse tribù, l'equivalente di una Egira, o zona neutra, in cui i mercanti ambulanti commerciavano e le carovane sostavano.
Nel III secolo i Sabei edificarono il Palazzo "Gumdam", che si racconta fosse alto 20 piani e avesse un tetto di alabastro. Fu distrutto all'inizio del VI secolo e le pietre vennero riutilizzate per costruire la Grande Moschea. Nel 525, i cristiani abissini invasero lo Yemen e costruirono una cattedrale a Sana'a, per fare della città un centro religioso cristiano che potesse rivaleggiare con La Mecca.
Nel 575, i Persiani Sassanidi rovesciarono gli Abissini e presero Sana'a: fu la fine del potere cristiano in Yemen. Nel 628, il Governatore persiano Baydhan, che abitava nel palazzo Gumdam a Sana'a, si convertì all'Islam. Nel 632 San‘a’ fu conquistata da Ali, genero di Maometto e dall'860 passò sotto il controllo degli imam zeiditi, divenendo la capitale degli altopiani. Tra il XVI e il XIX secolo, la città fu invasa per due volte dai turchi, entrando ufficialmente a far parte dell'Impero Ottomano dal 1872: Crebbe la sua importanza. Nel 1918  San‘a’ divenne capitale del regno dello Yemen, e si mantenne tale fino al 1948.
Durante la guerra civile (1962-1970), i realisti assediarono Sana'a dal 1° dicembre 1967 per 70 giorni, ma senza riuscire a prenderla. Tornò ad essere la capitale dello Yemen del Nord e dal 1990 dello Yemen riunificato.
Nella città vecchia si possono trovare all'interno delle mura i principali monumenti della città, come la moschea di al-Kabir (o Grande Moschea), risalente all'VIII secolo e numerosi minareti, oltre agli edifici costruiti in mattoni di argilla che si elevano su più piani e che con le loro decorazioni costituiscono il tipico panorama cittadino.
Protetta da una cinta muraria, la città vecchia di Sana’a ha saputo preservare la sua unicità nei secoli conferitale dalle sue tipiche costruzioni che, seppur restaurate, risalgono al 1000 D.C. Queste case di mattoni d’argilla spesso alte quattro o cinque piani (ma alcune persino nove) sono organizzate organicamente per ospitare determinate persone o attività. Il pianterreno viene usato come magazzino mentre il primo piano come salotto. Il secondo piano è invece riservato alle donne e ai bambini. Tutti i piani superiori sono completamente riservati agli uomini. All’ultimo piano è poi ospitato un salotto rettangolare chiamato Al-Mafraj dalle cui finestre panoramiche è possibile ammirare tutta la bellezza dei giardini circostanti. Queste costruzioni hanno vetrate colorate e facciate dai motivi intricati coperte di gesso bianco brillante. Porte e battenti sono invece dipinti di blu ed alcune delle finestre più vecchie sono fatte di pannelli di alabastro fini come carta.
Nella città antica si trovano più di 50 moschee, quasi tutte con minareti e giardini. La più importante e famosa è quella di Al-Jamaa-Al-Kabir, considerata una delle più vecchie moschee dell’Islam. Anche i suq della città sono numerosissimi ed ognuno specializzato per un particolare tipo di merce oppure per un prodotto d’artigianato.
Tra le attrattive di San'a  la fortezza di Ghumdan del 25 a.C.
A San'a si trova un Museo Nazionale, che espone reperti appartenenti ai vari regni della storia dello Yemen; e un Museo delle Arti e dei Mestieri, con la sua raccolta di oggetti di uso quotidiano provenienti da siti archeologici.
Chi arriva a San'a non può mancare di visitare la famosa vallata di Wadi Dhahr, principale sito di interesse turistico mondiale situata a circa 15 km dalla capitale.
Nella Wadi Dhahr, si trova lo splendido Palazzo della Roccia (Dar al-Hajar), costruito in cima ad uno sperone roccioso. Il palazzo sviluppato su sette piani e composto di 35 stanze, ha una meravigliosa vista sulla vallata circostante. Probabilmente risalente alla fine del XVIII secolo, la Dar al-Hajar è stata ricostruita intorno agli anni '30 e negli anni'90 è stato ristrutturato e trasformato in un museo.
Si esce esterrefatti e con questa città nel cuore nonostante i pericoli che presenta per gli europei  ma non per Mario, italiano che vive qui da 10 anni  e che ha aperto un’agenzia di viaggi: “ Non ci si può dimenticare  di San‘a’. La città è unica al mondo  e rimane dentro”.

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