di Simona Corsetti
Si sono svolte il 24 marzo a Roma le celebrazioni per il 25° anniversario della costituzione del Gruppo specializzato nel Volontariato della Sicurezza dell'Associazione Nazionale Carabinieri Sezione Roma Sud. L’evento è stato ospitato dal Centro Carabinieri Tevere e ha visto la partecipazione del Sindaco di Roma Gianni Alemanno, dell'Ispettore Regionale dell'ANC Luigi Magliuolo e delle Autorità degli Enti con i quali il Gruppo collabora.
Nata nel 1988 dall’iniziativa dell’allora vicepresidente nazionale dell’ANC Fulvio Biocca, l’Associazione “Volontari Musei Ambiente Emergenze Alamari” risponde alla necessità fortemente sentita da parte degli associati di dedicare il proprio tempo al servizio delle Istituzioni e dei cittadini. L’attività svolta in maniera autonoma si è subito indirizzata alla protezione del patrimonio artistico e culturale italiano: tra i primi risultati ottenuti, il blocco del saccheggio delle tombe scavate nell’antica città di Crustumerium, a nord di Roma, grazie al servizio di vigilanza condotto ininterrottamente sul luogo sia di giorno che di notte.
Ma chi sono i volontari della VV.M.A.E.? Possono farne parte tutti i soci dell’Associazione Nazionale Carabinieri, militari in congedo dell’Arma e loro familiari senza limiti di età. I volontari svolgono la loro attività presso diversi Enti pubblici dove ricoprono ruoli di sorveglianza dei beni culturali e dell’ambiente, di supporto in occasione di eventi, e di promozione e realizzazione di iniziative socialmente utili.
Al suo interno, infatti, l’Associazione è strutturata individuando aree specifiche di intervento: i volontari sono suddivisi tra coloro che operano nei musei e per i beni culturali pubblici in generale (V.V.M.), quelli che si dedicano alla tutela dell’ambiente (V.V.A.), e quelli impiegati nelle emergenze dovute a diverse cause, comprese le calamità (V.V.E.). All’interno di queste aree specifiche, sono previste inoltre delle specialità operative che comprendono i nuclei agenti accertatori ambientali, sommozzatori, cavalieri, guide, linguisti e pubbliche relazioni, analisti, che consentono all’Associazione di fornire un apporto qualitativamente alto e specializzato.
L’importanza del contributo fornito dai volontari operanti nel settore dei beni culturali è stato pubblicamente riconosciuto quando, nel 1997, il Presidente della Repubblica concesse loro la medaglia d’oro di prima classe, su proposta del soprintendente La Regina e dell’onorevole Veltroni, allora ministro competente. Il loro lavoro continua a essere apprezzato anche oggi: in un momento particolarmente difficile come quello che sta vivendo il nostro Paese, l’impegno dei volontari risulta infatti quanto mai prezioso e indispensabile per poter far fronte alla mancanza di risorse sofferta dalla Pubblica Amministrazione, e ci ricorda che nei momenti di crisi la solidarietà sociale è ancora uno dei valori sui quali gettare le basi per una rinascita culturale, economica e sociale del nostro Paese.
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