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Eilat. Nel Mar Rosso una città tutta bianca

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di Lorenzo Pisoni
Eilat (aka Elat), la perla israeliana del Mar Rosso (50.000 abitanti), é una città con tanti turisti, pochi israeliani. Era porto commerciale e centro di lavorazione del rame. Durante il periodo romano fu collegata con una strada alla città di Petra (oggi in Giordania). 
La città è citata nell'Antico Testamento con il nome di Ezion Geber, assunse importanza sotto il regno di Salomone (970 - 928 a.C.), come porto per i commerci verso la penisola arabica e il Corno d'Africa,  grazie anche alle vicine miniere di rame di Timna. In epoca romana si chiamava Aelana  e fu un importante centro militare. 
Situata nella parte più a sud di Israele la città è sede di un importante porto e in primo luogo rappresenta una stazione turistica di ottimo livello, anche grazie alle caratteristiche subtropicali del Mar Rosso e al clima assai secco dovuto al deserto del Negev retrostante. Il deserto di Negev circonda Eilat e nella riserva naturale delle montagne di Eilat ci sono alcuni degli itinerari del deserto più spettacolari di Israele.
Eilat quindi rappresenta un luogo per chi ama stare al sole, per chi ama il divertimento, le immersione subacquea e le escursioni nel deserto. A soli 320 chilometri (200 miglia) da Tel Aviv o Gerusalemme, Eilat rappresenta una meta ideale di vacanza per gli israeliani e durante il periodo invernale attrae migliaia di turisti europei. La città  è isolata dal resto del paese dal deserto del Negev. Si estende per 7 km lungo la linea costiera del mar Rosso tra l'Egitto e il Giordano ed offre delle viste spettacolari del golfo di Aqaba. 
Il turismo ha cominciato a svilupparsi negli anni 70, grazie alle splendide barriere coralline, alle spiagge sabbiose e al clima asciutto.  Così  piano piano il turismo si è trasformato nella principale fonte di ricchezza. E’ considerata Ibiza o Las Vegas dell'Israele. La parte nord della città (2 chilometri) pullula di alberghi dai nomi mitici come Erode e la regina di Sheba. Sulla passeggiata di Tayelet è possibile trovare degli artisti di strada, dei ristoranti e dei negozi alla moda. La spiaggia del sud è protetta dall'autorità della riserva naturale d’Israele,  e ha dovuto subire tante minacce per la vita sottomarina. Fortunatamente, dalla rimozione delle gabbie per dei pesci sistemate  nell'acqua del golfo nel 2008, è stato possibile constatare un recupero  costante dei coralli.  Questo è il posto migliore  per immersione con bombole e qui ci sono alcuni dei posti più spettacolari per tuffarsi nel mare di tutto Israele. Si può anche praticare windsurfing o il kite-surfing.
All’Osservatorio subacqueo di Eilat si può osservare  la vita marina del Mar Rosso senza bagnarsi.
Il ripopolamento nel passato  di delfini nel golfo di Eilat ha causato la morte di molti coralli.
Interessante  da vedere ad Eilat è anche il parco “La città dei re”, un parco a tema biblico inaugurato nel giugno 2006. Il parco assomiglia ad un palazzo dei Re. Ha quattro sezioni: viaggio al passato, caverna delle illusioni e della saggezza, caverna della bibbia e le cascate di re Salomone.
Ogni estate si tiene ad Eilat il festival della musica e in particolare in agosto il festival della Musica Jazz.
Eilat è raggiungibile da Tel  Aviv con soli 50 minuti di volo. Tuttavia, i turisti possono arrivare a Eilat con voli charter all'aeroporto internazionale di Ovda (VDA), anche conosciuto come Uvda, 65 chilometri (40 miglia) o a quello di Taba in Egitto. 
Non è meta abituale di turismo dall’Italia. Gli italiani che arrivano qui sono solo di passaggio. Eilat avrebbe tante cose da offrire ai turisti italiani ed è fuori da tutti gli scontri tra Israeliani e Palestinesi. Qui c’è tanta quiete  e tranquillità, il clima adatto per riposarsi.
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