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Le origini delle migrazioni dell'uomo dall'Africa

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di Elena A.A.Garcea (Docente di Paletnologia nell’Università di Cassino)
La storia del popolamento umano dell’Europa e dell’Asia ha origine in Africa. Tutta l’umanità del mondo appartiene a un unico genere e a un’unica specie: Homo sapiens. Il primo attributo, Homo, si riferisce al genere, che fa parte della famiglia degli Ominidi, il secondo, sapiens, si riferisce alla specie. Attualmente su tutta la faccia della terra non esistono altri generi o altre specie umane, ma non è stato così nel passato.
La nostra specie ha una storia relativamente breve rispetto al lungo corso dell’evoluzione umana. Il nostro genere, Homo, compare invece in un periodo molto più antico rispetto alla nostra specie. Il genere Homo e la specie sapiens non sono infatti comparse contemporaneamente. Il genere Homo appare molto prima attraverso altre specie, che solo in un momento più avanzato si evolvono nella specie sapiens.
Come varie specie sono esistite all’interno del genere Homo prima della comparsa di sapiens, così altri generi di Ominidi (ad esempio, Australopithecus) sono esistiti prima di Homo.
La maggior parte dell’evoluzione umana si svolge in quella che non a caso è nota come la culla dell’umanità, l’Africa. Non solo diversi generi e diverse specie di Ominidi si sono succedute in Africa a partire da oltre 4 milioni di anni, ma la maggior parte di loro non ha mai abbandonato il continente africano, come è testimoniato dalla presenza di solo alcune specie di Homo in Europa.
Varie specie del genere Homo sono emigrate dall’Africa in diversi periodi cronologici.
Al di fuori dell’Africa, la specie più antica è testimoniata dai resti fossili rinvenuti a Dmanisi in Georgia (ex-Unione Sovietica), che risalgono a circa 1,8 milioni di anni, mentre in Europa i fossili umani più antichi finora conosciuti hanno un’età di 1,2 milioni di anni e sono stati scoperti ad Atapuerca in Spagna nord-occidentale.
In Italia, Argil è tra i più antichi e ha un’età di circa 400.000 anni. Questa specie si è evoluta fino a dare vita a Homo neanderthalensis, che si è estinto in Europa tra 50.000 e 35.000 anni fa circa. Argil non è dunque il nostro progenitore, ma il progenitore dell’uomo di Neanderthal, che si è estinto.
Una seconda fase di espansione dall’Africa è avvenuta attraverso una forma di Homo sapiens più arcaica di quella attuale, che ha raggiunto il Vicino Oriente tra 135.000 e 100.000 anni fa, ma che non è riuscito a raggiungere l’Europa.
In seguito all’estinzione di Neanderthal, l’Europa non sarebbe stata più abitata dal genere umano se non si fosse verificata una terza fase di migrazioni dell’uomo dall’Africa, questa volta completamente moderno dal punto di vista anatomico e comportamentale, che ha raggiunto il Vicino Oriente almeno 60.000 anni fa, superandolo e riuscendo a raggiungere il continente europeo intorno a 40.000 anni fa. Homo sapiens è coesistito con Neanderthal per circa 10.000 anni in Europa, e per oltre 20.000 anni nel Vicino Oriente.
L’importanza archeologica e paleontologica della Ciociaria non è tuttavia solo dovuta alla scoperta di Argil. Sono stati infatti scoperti e documentati molti altri siti. Tra i siti archeologici più importanti si possono ricordare: Fontana Ranuccio (Anagni), Isoletta (Arce), Lademagne (S. Giovanni Incarico), Colle Avarone (Ceprano), Cava Panzini (Pontecorvo), Pignataro Interamna, Aquino, Piedimonte S. Germano, Casalvieri, Castelliri e Campo del Conte (Castro dei Volsci).
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