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200° anniversario della fondazione dell’Arma dei Carabinieri a Windsor/Detroit

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di Carlo Felice Corsetti
La tenace volontà del giornalista italo-americano Dino Valle, residente a Detroit, ha reso possibile, a fine settembre scorso, la celebrazione del 200esimo anniversario della fondazione dell’Arma dei carabinieri con la comunità italiana di Detroit (Usa) e Windsor (Canada).
In una grande sala gremita di connazionali, ormai ben inseriti nella nuova realtà ma con una radicata volontà di non dimenticare le proprie origini, l'Arma viene presentata con una forzata sintesi nel suo percorso storico ma con un cospicuo bilancio operativo dell’ultimo anno. 
L’Arma nasce a Torino il 13 luglio 1814, con le Regie Patenti del Re di Sardegna Vittorio Emanuele I. Ha una caratteristica fortunata e singolare: riunisce competenze militari e di polizia civile. Dalle prime consegue la partecipazione alle ‘missioni di pace’ all’estero, che ha fatto conoscere l’Arma nel mondo intero.
Un rapido viaggio fra le operazioni militari ricorda il battesimo del fuoco nel 1815 a Grenoble con la carica dei Carabinieri a cavallo contro l’esercito di Napoleone e l’epica carica di Pastrengo nel 1848 durante la prima Guerra di Indipendenza.  
La partecipazione alla guerra di Crimea nel 1855 e alla seconda guerra di indipendenza nel 1859. 
Le attività militari del 1860/61 che portano all’Unita' d'Italia e quelle de1870 per l’annessione di Roma Capitale.
La partecipazione poi alla prima Guerra mondiale, 1915/18, su tutti i fronti con l’uniforme khaki di fanteria. Pesanti le perdite nel corso del conflitto, con 1.423 morti e 5.254 feriti.
All’Arma, il 5 giugno 1920,  viene conferita la prima medaglia d'oro al valor militare. Per commemorare l’evento si decide di celebrare l'anniversario della fondazione dell'Arma ogni anno il 5 giugno.
Tra il 1935 e ‘36 è coinvolta nelle operazioni militari in Malca Cuba e in Gunu Gadu (Est Africa) 
La seconda Guerra mondiale, dal 1940, vede l’Arma partecipare a tutte le operazioni militari, dai deserti africani ai fronti nei Balcani e in Russia. Per la gloriosa difesa di Culqualber (Est Africa) nel 1941 viene concessa all’Arma la seconda medaglia d’oro al valor militare
All’armistizio con gli Alleati dell’8 settembre 1943, segue l’ istituzione nelle regioni del sud del comando carabinieri per l'Italia liberata e l’organizzazione della resistenza nei territori occupati dai tedeschi. Nel 1984, per il contributo di 13.850 carabinieri alla resistenza, viene concessa all’Arma la terza medaglia d'oro al valor militare.
Nel corso della seconda guerra mondiale muoiono 4.618 carabinieri, 15.124 sono i feriti e 578 i dispersi.
Forte la presenza dell’Arma nelle operazioni di peacekeeping nel mondo, per la sua innata capacità di fornire risposte immediate ai problemi militari ma anche all’assistenza nella ricostruzione delle forze di polizia e nei programmi di addestramento. 
La prima missione è quella di 52 carabinieri in Crimea nel 1855-6.
Oggi l’Arma è presente in nove importanti missioni all'estero: AFGHANISTAN, ALBANIA, BOSNIA, CIPRO, CISGIORDANIA, CONGO, GAZA, KOSOVO, LIBANO.
Inoltre 472 carabinieri sono impiegati per tutelare 127 sedi diplomatiche italiane nel mondo.
Sin dalla sua fondazione nel 1814, è forte impegno dei Carabinieri nella lotta al crimine e nella tutela dell'ordine pubblico. Nel 1815 il Carabiniere Giovanni Boccaccio è la prima eroica vittima di un pericoloso criminale. Nel 1834 muore eroicamente il giovane carabiniere Giovanni Battista Scapaccino, che viene insignito della prima medaglia d’oro al valor militare. Alla fine dell’ottocento il capitano Chiaffredo Bergia è particolarmente attivo nella lotta al banditismo nel centro e nel sud Italia.
Dal 1924 al 1933 l’Arma lotta strenuamente contro il banditismo, concentrato in Sardegna, Sicilia e Calabria.
Dopo il 1945 continua la lotta nel sud, in particolare in Sicilia contro la banda Giuliano.
Negli anni successivi, sino ai nostri giorni, l’Arma continua a combattere con il massimo impegno contro ogni forma di criminalità (comune, mafiosa, terroristica nazionale e internazionale), pagando un prezzo elevato di vite dei carabinieri.
L’organizzazione territoriale dell’Arma è capillare. Al vertice il comando generale, con funzioni di coordinamento e controllo dei comandi dipendenti: 5 comandi interregionali (MI, PD, RM, NA, ME), 19 comandi di legione (corrispondenti alle regioni), 102 comandi provinciali, 533 comandi di compagnie, 4.623 stazioni.
Il comando Palidoro delle unità mobili e speciali è suddiviso in divisione unità mobili - da cui dipende la prima brigata mobile a Roma (formata da 11 battaglioni e dal reggimento carabinieri a cavallo) e altra brigata  a Livorno (composta dal Reggimento paracadutisti “Tuscania” e dal GIS, Gruppo interventi speciali) - e in divisione unità speciali, costituita principalmente dai reparti istituiti presso i vari Ministeri.
Una figura molto popolare e riconoscibile è il Carabiniere di quartiere, istituita nelle aree più densamente popolate. Entra in contatto quotidiano con i cittadini del territorio per lo scambio di informazioni, ma soprattutto per rafforzare il loro senso di sicurezza. Opera in 102 capoluoghi di provincia e in altre 112 maggiori città.
Di grande rilievo il bilancio operativo nello scorso anno 2013.
Vengono denunciate 433.000 persone e arrestate 79.000. I reati perseguiti sono 2.141.254. Gli operatori dell’Arma rispondono a 5 milioni di richieste di cittadini al 112, numero unico di emergenza europeo. Vengono arrestate 877 persone per associazione mafiosa, catturati 5 latitanti pericolosi, sequestrati e confiscati beni rispettivamente per 1 miliardo e 399 milioni e per 244 milioni di euro. Le 4623 stazioni perseguono 2 milioni di reati, pari al 70% delle denunce complessivamente presentate a tutte le forze di polizia.
I nuclei radiomobili effettuano, nel settore preventivo, oltre 197.000 interventi, e arrestano 29.163 persone.
I reparti territoriali in provincia, dove l'arma opera in modo prevalente, impiegano 433.801 carabinieri nei servizi di ordine pubblico, con una media giornaliera di 1.188 militari. 118.585 sono i servizi svolti dal 'carabiniere di quartiere'. L'attività di controllo capillare del territorio si sviluppa in oltre 4.300.000 servizi, nel corso dei quali si procede all'identificazione di 18.762.044 persone e al controllo di 14.177.156 veicoli. 
Il comando per la tutela della salute, con oltre 60.700 ispezioni, accerta oltre 17.500 infrazioni e arresta 122 persone. Il comando per la tutela del patrimonio culturale recupera oltre 358.000 opere d'arte, nell'ambito degli oltre 374.000 controlli eseguiti. Il comando per la tutela dell'ambiente compie 3.008 controlli, trae in arresto 68 persone e ne deferisce ulteriori 1.663. Il comando antifalsificazione monetaria arresta 53 persone e ne deferisce altre 22, sequestrando banconote e valori bollati falsificati per un ammontare complessivo di oltre 315.000 euro, nonché dollari contraffatti per un valore corrispettivo di 98.600 euro. I nuclei ispettorato del lavoro sono impegnati a verificare l'osservanza della normativa antinfortunistica e previdenziale, ma anche ad arginare i fenomeni del lavoro nero e dell'impiego di manodopera clandestina. Analoga attività ispettiva viene condotta dal comando politiche agricole e alimentari per contrastare le truffe ai danni dell'unione europea, nonché per tutelare i consumatori mediante verifiche sul ciclo di produzione in agricoltura e sulla genuinità dei prodotti immessi sul mercato.
Gli specialisti del raggruppamento carabinieri investigazioni scientifiche (RACIS), dei 4 reparti investigazioni scientifiche (RIS) di Roma, Parma, Messina e Cagliari e delle sezioni investigazioni scientifiche (SIS), inquadrate nei principali comandi provinciali, portano a termine, complessivamente, 20.914 accertamenti, assicurando agli investigatori tradizionali il massimo contributo da parte delle scienze forensi.
Il dispositivo di controllo del territorio viene rinforzato con l'impiego medio giornaliero di 1.198 unità tratte dai battaglioni carabinieri, di cui 300 militari in forza alle compagnie di intervento operativo (CIO).
I servizi dedicati alla vigilanza stradale lungo gli oltre 648.000 km di viabilità ordinaria urbana ed extraurbana richiedono l'impiego di oltre 4.000.000 di pattuglie che accertano 860.589 infrazioni al codice della strada. Sul piano dell'infortunistica sono invece rilevati 21.777 incidenti, che causano il decesso di 891 persone e il ferimento di altre 15.449.
Il controllo del territorio si avvale anche delle capacità di 21 nuclei cinofili e delle unità presso i principali scali aeroportuali (che complessivamente hanno svolto 7.324 servizi: dall'intervento in caso di calamità naturali, alla ricerca di persone scomparse e di stupefacenti, alla individuazione di ordigni), dei tiratori scelti e degli artificieri antisabotaggio in occasione di grandi eventi, delle 1.825 pattuglie del reggimento carabinieri a cavallo nelle aree verdi urbane e nei boschi, e degli squadroni eliportati ''cacciatori'' calabria e sardegna, utili in ambienti naturali impervi, come le zone montuose della sila e della barbagia. I ''cacciatori'' svolgono 4.589 servizi, nel corso dei quali sono arrestate 335 persone.
Nei cieli e nelle acque interne l'impegno dell'arma è costante, con le oltre 4.263 missioni di volo operative svolte dai nuclei elicotteri presenti sul territorio nazionale e le 51.888 ore di navigazione delle motovedette in dotazione, che hanno consentito, tra l'altro, il soccorso di 135 imbarcazioni e di 1.477 persone in difficoltà.
I carabinieri sciatori e rocciatori assicurano 17.600 servizi, mentre i subacquei effettuano 361 interventi di soccorso e di polizia giudiziaria.
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