a cura di CFC
La Rappresentanza in Italia della Commissione europea ha presentato, nella sede di Roma, il 26 febbraio 2015, il Rapporto Eurobarometro sull'Italia, il sondaggio più importante condotto a livello europeo sulle opinioni dei cittadini.
Il rapporto sull’Italia è incentrato sulle priorità politiche della Commissione europea guidata da Jean-Claude Juncker (occupazione, crescita e investimenti, mercato unico digitale, unione dell’energia e del clima, mercato interno, unione economica e monetaria, accordo di libero scambio UE-USA - TTIP, giustizia e diritti fondamentali, migrazione, l’UE a livello mondiale, cambiamento democratico) che sono state raccolte in quattro filoni principali: economia e lavoro, dimensione esterna dell’UE, democrazia, fiducia e comprensione delle istituzioni europee.
Il rapporto rileva la sensibilità del Paese sui temi strategici del momento:
1. Le principali sfide per l’Italia in questo momento?
60% - La disoccupazione (in calo dal 65% del giugno 2014)
37% - La situazione economica (in calo dal 42%)
24% - Le tasse (in calo dal 25%)
18% - L’immigrazione (in aumento dal 16%)
14% - Il debito pubblico (in aumento dal 10%)
10% - L’inflazione (in calo dal 14%)
2. Spesa pubblica per stimolare investimenti privati nell’Ue?
• Il 70% degli italiani è favorevole, il 20% contrario e il 10% senza opinione
• Un altro 88% di italiani ritiene che l’Italia abbia bisogno di riforme
• L’80% considera fondamentale modernizzare il mercato del lavoro
3. Energia, industria e economia digitale
• Il 71% degli italiani è favorevole a una politica comune europea dell’energia
• Il primo obiettivo di un’Unione europea dell’energia dovrebbe essere la garanzia di prezzi ragionevoli per i consumatori, dice la maggioranza del campione italiano
• Il 78% degli intervistati italiani ritiene utile aiutare la base industriale europea a essere più competitiva
• Per il 58% del campione, portare l’industria a pesare per il 20% del Pil Ue entro il 2020 è un obiettivo realizzabile (e anche troppo modesto, per un altro 8%)
• Il 63% degli italiani considera opportuno sviluppare l’economia digitale per contrastare la crisi e preparare il futuro, anche se il 18% degli intervistati non usa mai internet e un altro 10% non ha accesso alla rete
4. La dimensione esterna
• Gli italiani favorevoli alla Politica estera comune Ue aumentano dal 62% al 67%
• I sostenitori della Politica di sicurezza e difesa comune Ue sono il 73%
• Il 53% degli italiani ritiene che l’Unione europea “aiuta a far fronte alle sfide e alle minacce globali”
• Gli intervistati italiani si mostrano soddisfatti anche della politica commerciale europea e approvano con il 58% dei consensi un accordo commerciale e sugli investimenti tra Ue e Stati Uniti
• Scarso invece l’entusiasmo sull’eventualità di nuovi futuri allargamenti dell’Unione europea. I favorevoli a questa idea sono solo il 30% del campione, mentre il 52% vi si oppone
5. Immigrazione
• Il 73% degli italiani e il 71% degli europei chiedono una politica comune Ue in materia di migrazione
• La maggioranza degli intervistati italiani e europei invocano nuove misure per contrastare l’immigrazione clandestina, e vedono di cattivo occhio l’immigrazione di cittadini extracomunitari
• A differenza del campione europeo, gli italiani si mostrano reticenti anche verso l’immigrazione di cittadini Ue. Più del 50% degli italiani esprime giudizio negativo su questo punto
6. Euro e democrazia
• La maggioranza del campione italiano (47%) identifica l’Unione europea primariamente con la moneta unica
• Il 54% degli italiani si dichiara favorevole all’Unione economica e monetaria fondata sull’euro
• Allo stesso tempo, però, il 68% del campione non ritiene che l’Ue contribuisca a rendere la vita meno cara
• È forte la percezione che le decisioni europee siano prese a prescindere dai cittadini e dagli Stati. Il 69% ritiene che la propria voce non conti nell’Ue, e un altro 78% pensa che gli interessi dell’Italia non siano tenuti abbastanza in conto
• Il 52% degli italiani non è soddisfatto di come funziona la democrazia nell’Ue, e il 51% non si ritiene cittadino Ue
• In ogni caso, la maggioranza (47%) continua a pensare che sia meglio restare nell’Ue
7. La fiducia nelle istituzioni
La fiducia degli italiani nelle istituzioni europee cresce, ma la maggioranza del campione continua a mostrare scetticismo.
8. Comprensione dell’ue
Il 56% degli intervistati italiani dice di non comprendere come funziona l’Unione europea, e il 72% ammette di non essere bene informato sulle questioni Ue
La maggioranza dichiara di volerne sapere di più ma, allo stesso tempo, il 54% degli intervistati ritiene che la televisione (di gran lunga il più usato mezzo di informazione in Italia) copra “sufficientemente” i temi europei
Inoltre, negli ultimi dodici mesi:
• Il 65% degli italiani non ha viaggiato in nessun Paese Ue
• Il 58% non ha socializzato con nessun cittadino di un altro Paese Ue
• Il 79% non ha letto nessun libro, giornale o rivista in una lingua che non fosse l’italiano
9. Conosce i suoi diritti di cittadino Ue?
Risponde Si il 31%, No il 67%, non risponde il 2%.
Gli italiani dicono di approvare i diritti creati dall’Ue (in particolare la libertà di movimento) e sposano i valori fondamentali dell’Unione, individuandoli soprattutto nella pace, nella democrazia e nei diritti dell’uomo. La maggioranza del campione continua però a saper poco dei propri diritti di cittadinanza europea.
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