L’assegno divorzile, in ragione delle finalità assistenziali, perequativa e compensativa, deve garantire all’ex coniuge istante un livello reddituale adeguato al contributo dal medesimo fornito, attraverso la complessiva ponderazione dell’intera storia coniugale e della prognosi futura, tenendo conto finanche delle eventuali attribuzioni, ovvero degli introiti che abbiano compensato il sacrificio delle aspettative professionali dell’istante, quindi realizzato l’esigenza perequativa. Lo stabilisce la Cassazione civile con ordinanza del 25 gennaio 2022, n. 2140.
Assegno divorzile: il giudice deve ponderare storia coniugale e prognosi futura
Source: Quotidiano Giuridico
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