Covid, stretta in Belgio: smartworking obbligatorio. In Germania nuovo record di casi. E in Baviera terapie intensive piene

Dal Belgio alla Germania, fino in Austria. L’Unione europea affronta una nuova ondata di coronavirus. Dopo la decisione austriaca di un lockdown ristretto ai non vaccinati, anche Bruxelles ha deciso, dopo un’impennata nei contagi che ha visto salire i casi a 10mila nella settimana tra il 7 e il 13 novembre, di applicare una nuova stretta, ma senza una chiusura generalizzata. A Berlino, invece, è nuovo record di casi: nelle ultime 24 ore sono stati confermati 65.371 contagi, il dato più alto da inizio pandemia e in Baviera le terapie intensive sono già al collasso. Misure più stringenti anche per entrare in Austria: per i non vaccinati non basterà più il test antigenico rapido, ma sarà obbligatorio un tampone molecolare.

Tra le nuove misure applicate in Belgio, la principale riguarda lo smartworking: da sabato 20 novembre fino al 13 dicembre sarà obbligatorio il telelavoro per quattro giorni a settimana. Poi l’obbligo dovrebbe scendere a tre giorni. Ma non solo. La mascherina dovrà essere indossata negli spazi chiusi a partire dai 10 anni, ma non a scuola, dove verranno applicate altre regole. Nei ristoranti belgi, inoltre, sarà introdotto il cosiddetto “Covid safe tickets plus”: oltre al green pass, sarà obbligatorio indossare la mascherina durante gli spostamenti all’interno del locale. Anche nelle discoteche sono previste nuove restrizioni: le sale da ballo resteranno aperte ma, per entrare, oltre al green pass all’ingresso dovrà essere mostrato un test-Covid fai da te senza il quale bisognerà ballare indossando le mascherine. Il dispositivo di protezione individuale, poi, torna obbligatorio anche all’esterno durante eventi in cui è prevista una maggior concentrazione di persone, come i mercatini di Natale. “Misure di estrema prudenza”, ha detto il premier Alexander De Croo, dovute soprattutto alla maggior contagiosità del virus che ha portato, per esempio, al “raddoppiare i letti occupati in terapia intensiva in una settimana”. I controlli, ha fatto poi sapere il ministro della Salute, Frank Vandenbroucke, “saranno seri”, visto anche l’impennata di contagi: solo nella giornata di lunedì 15 novembre “sono state rilevate oltre 19mila infezioni”.

Anche la Germania sta facendo i conti con un nuovo picco di casi. La situazione, come ha dichiarato ieri Angela Merkel, “è drammatica” e i numeri “sono spaventosi”. Nelle ultime 24 ore sono stati confermati 65.371 nuovi casi, il dato più alto da inizio pandemia, e 264 morti. Aumenta anche il tasso di incidenza a 7 giorni del Paese, arrivato a 336,9, come spiega il Robert Koch Institute, incaricato di monitorare l’andamento della pandemia. In Baviera la situazione è in peggioramento. A causa della saturazione delle terapie intensive, un paziente affetto in modo grave da Covid-19 è stato trasferito in Italia, a Merano, per ricevere le cure necessarie. Lo riferisce il sito d’informazione Merkur, spiegando, appunto, che la decisione è stata determinata dal fatto che sono esauriti i letti a disposizione nel reparto di terapia intensiva della città di Frisinga. Anche gli altri ospedali della Baviera avevano esaurito la disponibilità di posti letto.

Intanto l’Austria, dopo aver applicato la misura di un lockdown da applicare solo a chi non è vaccinato, corre ancora di più ai ripari. Da lunedì non basterà più un tampone antigenico rapido per entrare nel Paese: i non vaccinati dovranno essere in possesso di un pcr negativo, cioè di un test molecolare. Gli antigenici e i test degli anticorpi, appunto, non saranno più ammessi. Come comunica l’Euregio Tirolo Alto Adige Trentino su Facebook, sono previste deroghe per i pendolari transfrontalieri (per motivi di lavoro, di scuola, di studio, per motivi familiari o per la visita al coniuge): continuerà a essere valido anche il tampone rapido, ma si riduce drasticamente il tempo di validità dei test. I molecolari saranno validi per 72 ore (e non più per 7 giorni) mentre gli antigenici dureranno solo 24 ore, e non più 48.

La situazione non sembra essere migliore anche fuori dall’Unione europea. In Corea del Sud, è stato registrato un salto record dei contagi: sono 3292 i nuovi casi segnalati dalla Korea Disease Control and Prevention Agency. Si tratta dell’aumento giornaliero più alto dall’inizio della pandemia. In questi giorni, infatti, in tutto il Paese oltre 500mila giovani stanno sostenendo il test d’ingresso per le università, un esame altamente competitivo considerato fondamentale, dislocato in oltre 1300 siti in tutta la nazione.

Intanto vista la situazione epidemiologica, la Disney Cruise Line, compagnia di navigazione statunitense di proprietà della Disney specializzata in crociere tematiche, ha deciso che, per poter salire a bordo delle propri navi, anche i bambini dai 5 anni in su dovranno aver completato l’iter vaccinale. I bambini di età inferiore, invece, dovranno mostrare un tampone negativo per poter partecipare al viaggio. La misura scatterà dal 13 gennaio e riguarderà sia i turisti americani sia gli internazionali.

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