Guerra Russia-Ucraina, Zelensky alle Camere: “Il nostro popolo è diventato l’esercito”. Draghi: “L’Italia vuole Kiev nell’Ue”

Accuse a Putin, paragoni con l’Italia, appello a fare di più per aiutare l’Ucraina. Tutto in 12 minuti. Poi l’applauso dell’Aula di Montecitorio, affollata per l’occasione da deputati e senatori in seduta comune. Un applauso forte, deciso, come quello dedicato a un passaggio del premier Draghi, quando ha sottolineato che “l’Italia vuole l’Ucraina nell’Unione Europea”.

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Poco prima era stata la volta di Zelensky, intervenuto in videoconferenza da Kiev dopo i brevi saluti dei presidenti di Camera e Senato Casellati e Fico. “Caro popolo italiano” ha esordito il numero uno di Kiev, accolto dal Parlamento con una sorta di standing ovation. Il governo è al gran completo, tra i banchi tutti i leader dei partiti, qualche giacca gialla in onore dell’Ucraina e i fiocchi fucsia delle deputate contro gli stupri di guerra. Non c’è il pienone, però: in Aula ci sono degli scranni liberi e le tribune, tranne quella della stampa, sono piuttosto vuote.

Zelensky ha subito parlato della sua telefonata odierna con il Pontefice: “Ho parlato con il Papa, capisco che volete la pace e volete difendervi, ognuno difende la propria patria. Il nostro popolo è diventato l’esercito quando ha visto il male” ha detto, ricordando il suo intervento di una settimana fa a Firenze. “Ho chiesto di ricordare il numero 79: erano i bambini uccisi fino a quel giorno, ora sono 117” ha annunciato, sottolineando le migliaia di feriti, le case distrutte, i morti seppelliti nelle fosse comuni all’interno dei parchi pubblici. “La guerra continua, i russi non smettono di uccidere. Le città sono distrutte, come Mariupol“. Poi il paragone tra la città martire del conflitto e Genova: “A Mariupol vivevano mezzo milione di persone, come Genova, immaginate una Genova completamente bruciata dopo tre settimane di assedio continuo. Immaginate la vostra Genova mentre migliaia di persone la abbandonano“.

A seguire un altro paragone, quello tra Kiev e Roma: “Dopo tutta la tragedia vissuta, ora Kiev ha bisogno di vivere nella pace, una pace continua, eterna, come deve averla Roma e qualunque città del nostro mondo. Ma a Kiev ogni giorno si sentono le sirene e cadono le bombe e i missili” ha detto Zelensky. A seguire il primo vero appello al Parlamento: “Gli ucraini sono stati vicini a voi durante la pandemia, noi abbiamo inviato medici e gli italiani ci hanno aiutati durante l’alluvione. Noi apprezziamo moltissimo – ha aggiunto – ma l’invasione dura da 27 giorni, quasi un mese: abbiamo bisogno di altre sanzioni, altre pressioni”.

Secondo Zelensky “L’Ucraina è il cancello per l’esercito russo e loro vogliono entrare in Europa, ma la barbarie non deve entrare”. E ancora: “Popolo italiano, bisogna fare il possibile per garantire la pace. Questa è una guerra creata per decine di anni da una sola persona, che ha guadagnato molti soldi con le esportazioni di petrolio e gas” e ora li usa per la guerra. Poi i ringraziamenti all’Italia: “Vi ringrazio per l’aiuto agli ucraini, più di 70mila sono stati costretti a fuggire, più di 25mila bambini. In Italia è nato il primo bimbo ucraino da una madre scappata dalla guerra provocata da una sola persona, decine di bimbi sono nei vostri ospedali e vi siamo grati. Dal primo giorno avete condiviso il nostro dolore, aiutato gli ucraini con il vostro calore e con la vostra forza. Gloria all’Ucraina e grazie all’Italia” ha aggiunto Zelensky, concludendo il suo discorso al Parlamento italiano.

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Source: Il Fatto Quotidiano