Verso un Conclave breve. Assenti due cardinali, cambia il quorum

AGI – Obbedisco a Francesco. Il cardinale Angelo Becciu, dopo le indiscrezioni di ieri, ha confermato il passo indietro sulla sua partecipazione al Conclave. “Avendo a cuore il bene della Chiesa, che ho servito e continuerò a servire con fedeltà e amore, nonché per contribuire alla comunione e alla serenità del Conclave, ho deciso di obbedire come ho sempre fatto alla volontà di Papa Francesco di non entrare in Conclave pur rimanendo convinto della mia innocenza”: è il testo affidato ai suoi legali.

Il porporato sardo è il primo nella storia della Chiesa a essere stato condannato penalmente in Vaticano. I giudici della Santa Sede per lui, il 16 dicembre 2023, hanno disposto una condanna a cinque anni e mezzo di reclusione nell’ambito della vicenda sulla gestione dei fondi della Segreteria di Stato e sulla compravendita di un palazzo di lusso a Londra, in Sloane Avenue. Il nome di Becciu, nella lista dei cardinali compariva come “non elettore” per il Conclave.

I porporati che entreranno in Sistina il prossimo 7 maggio, sono al momento 133 (rispetto ai 135 previsti). Due infatti non potranno essere in Vaticano per motivi di salute. Il quorum per l’elezione del nuovo Papa scende dai 90 previsti a 89, cioè “almeno la maggioranza dei due terzi”.

Il cardinale Becciu non avrebbe spostato il quorum ma se fosse stato inserito tra gli elettori, avrebbe potuto rappresentare l’ago della bilancia nel traghettare alcuni voti. Ora si pensa alla durata del Conclave. Molti i cardinali che ritengano debba essere breve. Tra questi Louis Raphael I Sako, patriarca della Chiesa cattolica caldea. Ho le “idee chiare su chi votare”, ha detto sottolineando che per lui il Conclave che sarà “breve” della durata massima di “due o tre giorni”. Sako, spera in uno “spirito di responsabilità in continuità con Papa Francesco”.

Intanto durante la Congregazione dei cardinali, l’abate dom Donato Ogliari nella meditazione che ha aperto i lavori ha esortato a un Conclave “spalancato sul mondo”. “Anche se il luogo del ‘conclave’ – come dice il termine stesso – è un luogo chiuso a chiave, esso sarà in realtà spalancato sul mondo intero, se a prevalere sarà la libertà dello Spirito che, quando tocca i cuori e le menti, ringiovanisce, purifica, ricrea”. “Lasciate, dunque, che la luce dello Spirito incroci la vostra libertà; lasciate che entri in dialogo con voi, con il vostro mondo interiore e – tramite voi – con quel mondo cosi’ variegato e universale di cui siete espressione; lasciate che si insinui nelle pieghe dei vostri colloqui, dialoghi, confronti; e lasciate che trovi posto anche nelle dinamiche, talora dialettiche, che caratterizzano ogni consesso umano, e dunque anche il vostro”, è l’invito del benedettino. “Lasciate che sia davvero Lui, lo Spirito Santo, il protagonista principale, che sia Lui a plasmare i vostri cuori, ad accendere le vostre menti e a illuminare i vostri occhi perché possiate sentire, comprendere e vedere le meraviglie che il Signore sta per compiere per il bene della sua Chiesa e del mondo intero”, ha concluso Ogliari. 

Source: Agi