Trump alleggerisce i dazi sulle auto. Risolta la 'crisi' con Amazon

AGI – Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha firmato un decreto per alleggerire i dazi nel settore automobilistico. Trump, ha deciso di evitare ai costruttori automobilistici che producono negli Stati Uniti di pagare un cumulo di dazi doganali su veicoli e pezzi di ricambio importati, e ha anche concesso loro una riduzione temporanea. “Vogliamo solo aiutarli in questo periodo di transizione”, ha detto il Presidente prima di partire per Detroit (Michigan), cuore dell’industria automobilistica americana, per celebrare i suoi primi 100 giorni al potere. I costruttori saranno così esentati dal pagamento di altre tasse doganali, come quelle sull’acciaio o l’alluminio. Pagheranno l’importo “più alto”, ha detto in precedenza un funzionario del ministero del commercio. Il Presidente ha anche deciso di istituire un dispositivo temporaneo per ridurre i dazi doganali dei costruttori che producono e vendono i loro veicoli negli Stati Uniti. Si tratta di “proteggere la sicurezza nazionale incentivando la produzione automobilistica sul territorio nazionale e riducendo la dipendenza americana dalle importazioni di veicoli stranieri e dei loro pezzi di ricambio”, precisa il proclama. Per tutti i veicoli fabbricati e venduti negli Stati Uniti che utilizzano pezzi di ricambio importati, costruttori americani e stranieri potranno detrarre il 15% del prezzo di vendita raccomandato nel primo anno – e 10% il secondo – dazi doganali del 25% sulle importazioni successive.
Cio’ corrisponderà – spiegano – ad una detrazione del 3,75% del prezzo raccomandato il primo anno (3 aprile 2025 al 30 aprile 2026) e del 2,50% il secondo (1o maggio 2026 al 30 aprile 2027). Si tratta “di una deduzione e non di un rimborso”, aveva spiegato il responsabile del ministero, affermando che questo periodo di due anni era stato giudicato sufficiente dagli industriali per installare una catena di approvvigionamento negli Stati Uniti.

Risolta la ‘crisi’ con Amazon

Rientrato lo scontro con Amzon. Il presidente Usa ha sentito telefonicamente il fondatore del colosso dell’e-commerce Bezos che ha negato di voler mostrare, accanto ai prodotti in vendita, l’incidenza sul prezzo delle tariffe commerciali annunciate dall’amministrazione Trump. “Ha fatto la cosa giusta” interrompendo un piano per mostrare ai consumatori quanto i dazi incidano sui prezzi. “È molto bello” e “fantastico”, ha aggiunto.

Nel pomeriggio, la Casa Bianca, tramite la portavoce Karoline Leavitt, aveva definito la prospettiva come “ostile” e un “atto politico”. “È un atto politico e ostile, ma non sorprende perché Amazon ha siglato una partnership con una branca della propaganda cinese”, ha accusato la Leavitt. La piattaforma cinese di e-market Temu per esempio ha iniziato da pochi giorni ad aggiungere “spese di importazione”, pari a circa il 145%, in risposta ai dazi. Amazon aveva chiarito tramite un portavoce: “Il team che gestisce il nostro negozio ultra low cost Amazon Haul ha preso in considerazione l’idea di indicare i costi di importazione su alcuni prodotti. I team discutono continuamente nuove idee”. Haul è una sezione della app Amazon Shopping lanciata a fine 2024, dedicata ai prodotti di prezzo inferiore ai 20 dollari. “Questa possibilità – sottolinea la piattaforma – non è mai stata presa in considerazione per lo store principale di Amazon e non è stata implementata su nessun altro sito Amazon”.
Secondo diversi media statunitensi, molte aziende terze che vendono i loro prodotti su Amazon hanno aumentato i prezzi per attutire l’impatto previsto dei dazi. Un piccolo raffronto on line relativo a prodotti di largo consumo di brand cinesi ed italiani in vendita sulla piattaforma mostra delle differenze nel costo.
Attualmente, tra i molti esempi possibili, la stessa bottiglia di Prosecco di una nota cantina trevigiana se acquistata in Italia su Amazon costa poco meno di 10 euro, mentre negli Usa viene 24,99 dollari. Allo stesso modo un comune smartwatch di uno dei brand cinesi più conosciuti in Italia sulla piattaforma costa 99 euro, negli Usa 132 dollari

Raggiunto accordo con l’india

“Penso che avremo un accordo con l’India” in materia di dazi. Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ai giornalisti prima di recarsi nel Michigan per festeggiare i primi 100 giorni alla Casa Bianca.
Poco prima il segretario al Commercio Howard Lutnick aveva dichiarato alla Cnbc che “un accordo è stato raggiunto, ma devo aspettare che il primo ministro e il Parlamento di quel Paese diano la loro approvazione, cosa che mi aspetto a breve”, prima di rivelare il nome del Paese in questione. 

Source: Agi