Fondamento della comunità: il Molise celebra il Primo Maggio

I messaggi delle istituzioni per la Festa dei Lavoratori


CAMPOBASSO/ISERNIA. Ricordare gli obiettivi sociali ed economici raggiunti dai lavoratori dopo lunghe battaglie, ma anche evidenziare quanto ancora c’è da fare. Anche il Molise celebra oggi la ricorrenza del Primo Maggio.

“Il 1° maggio è l’occasione per celebrare il valore del lavoro, rinnovando l’impegno a tutela dei diritti di chi, col proprio lavoro, contribuisce ogni giorno alla crescita della nostra comunità – scrive il presidente della Regione Molise Francesco Roberti – Esprimo gratitudine a tutte le lavoratrici e i lavoratori del Molise; al contempo, oggi dobbiamo riflettere sulle difficoltà che molti affrontano, come la precarietà, la disoccupazione giovanile e il dramma degli incidenti sul lavoro. A loro va l’impegno della Regione Molise per promuovere politiche attive, sostenendo la formazione e riqualificazione professionale, ma anche rafforzando la cultura della sicurezza. Il lavoro è un valore condiviso per costruire la società del presente e del domani”.

“Da quando Giorgia Meloni ha assunto la guida del Governo, l’Italia ha intrapreso un percorso di rinnovata credibilità, stabilità e crescita. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: Fratelli d’Italia ha portato al governo una visione chiara, che sta dando frutti concreti – dichiara il senatore Costanzo della Porta, coordinatore provinciale di Campobasso di Fratelli d’Italia – Sul fronte interno, l’azione del governo Meloni ha prodotto risultati tangibili. È stato prorogato e potenziato il taglio del cuneo contributivo per i redditi medio-bassi, portando un beneficio diretto nelle buste paga di milioni di italiani, senza aumentare le tasse per le imprese. Ecco alcuni significativi dati. Dall’inizio della legislatura aumento complessivo degli occupati di 847.000 unità (+3,6%). Lavoratori dipendenti: +672.000. Lavoratori autonomi: +175.000.  Contratti a tempo indeterminato: +937.000. Tasso di disoccupazione: sceso al 5,8% (-2 punti percentuali). In particolare migliorata, e di molto, la situazione lavorativa delle donne che vede un aumento di 420.000 unità tra i nuovi occupati e un tasso di occupazione femminile salito al 53,6% (+2 punti percentuali). Positivo anche l’aumento dei contratti stabili. Il governo Meloni – conclude il Sen. Della Porta – ha restituito agli italiani la fierezza di essere cittadini di una Nazione sovrana e rispettata. Fratelli d’Italia continuerà a sostenere questa linea con coerenza, responsabilità e visione”.

“Nel giorno in cui si ricordano tutte le lotte per i diritti dei lavoratori, il mio pensiero va a chi ha la fortuna di avere un lavoro e lo svolge con passione – scrive il sindaco di Isernia Piero Castrataro – a chi lo cerca e non smette di sperare; a chi è stato costretto a lasciare la sua terra per garantire un domani migliore ai propri figli; a chi lavora, ma fatica ad arrivare a fine mese; a chi sogna un futuro migliore attraverso un lavoro più giusto, più sicuro e più stabile; a chi lavora anche oggi e in tanti giorni di festa a tutela della nostra salute, della nostra sicurezza e, si, anche per i nostri momenti di svago. Un pensiero speciale a chi, sul posto di lavoro, ha perso la vita. A quelle famiglie senza mamma o senza papà, senza un figlio, un fratello o una sorella, volati via con dignità”.

“Il caso ha voluto che il 25 aprile ed il 1° maggio siano due date temporalmente vicine e legate a doppio filo. Il 25 aprile celebra la liberazione e la lotta partigiana che sono il presupposto della nostra Costituzione repubblicana – ricorda il segretario Federazione Medio Molise del Partito Democratico Salvatore Tronca – il 1° maggio celebra il lavoro che, insieme alla democrazia, è considerato dalla Costituzione un principio fondante della nostra Repubblica: non a caso i nostri padri costituenti, nel primo articolo della Costituzione, hanno voluto affermare solennemente che l’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro. Il lavoro non è solo uno strumento per il sostentamento proprio e della propria famiglia ma soprattutto un mezzo di affermazione della personalità del singolo, di realizzazione della dignità umana e di partecipazione attiva alla realizzazione della collettività. Il padre costituente molisano, il liberale Colitto, si soffermò sul lavoro quale dovere individuale, che serve ad assicurare il benessere del singolo, e quale dovere collettivo, strumento di realizzazione del bene e del progresso comune. Certo, il diritto al lavoro non è un diritto soggettivo perfetto, non possiamo ricorrere al giudice per vederci riconosciuto un posto di lavoro ma è un progetto, un obiettivo, una bussola che deve guidare i nostri legislatori ed attraversare nuove stagioni e nuove tipologie di lavoro. Quali scenari apre la quarta rivoluzione industriale Industry 4.0 con gli sviluppi dell’intelligenza artificiale, le nanotecnologie, le biotecnologie ed il digitale?  Come cambierà il mondo del lavoro? Vero che il lavoro lo creano soprattutto le imprese ma alle istituzioni spetta rimuovere gli ostacoli quali l’eccesso di burocrazia, la riduzione dei tempi dei processi civili che incidono negativamente sulla competitività delle imprese, il contrasto alla corruzione, il costo eccessivo dell’energia rispetto alla media europea, l’accesso al reddito o a forme alternative di finanziamento. E poi occorre ancora tutelare i diritti minimi dei lavoratori: in primis quel salario minimo legale, fortemente voluto dal Partito Democratico, che ancora la maggioranza parlamentare non ha inteso riconoscere, in spregio al dettato costituzionale che richiede una retribuzione sufficiente per un’esistenza libera e dignitosa. Il salario minimo fissato per legge è riconosciuto in 22 Stati membri dell’Ue su un totale di 27 (tra i 6 stati membri mancanti vi è l’Italia). A questo proposito un plauso va al Comune di Campobasso per avere fissato un minimo salariale per i lavoratori delle imprese che stipulano un contratto di appalto con il Comune di Campobasso, come era stato preannunciato in campagna elettorale dalla Sindaca Forte.E poi il capitolo mai chiuso, purtroppo, degli incidenti sul lavoro, soprattutto nei settori maggiormente sensibili come quelli delle industrie chimiche, della movimentazione di macchine pesanti ed in genere del settore manifatturiero nonché delle costruzioni. Tante le questioni ancora aperte: l’insufficiente adeguamento del salario reale all’aumentato costo della vita, la parità salariale delle donne lavoratrici, il rapporto tra lavoro e pensioni che richiede il riconoscimento del lavoro degli immigrati al fine di sostenere la macchina previdenziale, rilanciare il significato del riposo e del benessere del lavoratore. Ed in ultimo ma non per importanza la questione che ci riguarda più da vicino: il lavoro nelle aree marginali e periferiche come il Medio Molise. Occorre stimolare le istituzioni regionali e attraverso di esse quelle nazionali affinché si impegnino concretamente ed incessantemente per mantenere i livelli produttivi ed occupazionali dello stabilimento Stellantis di Termoli, affinché continui a dare lavoro e futuro a migliaia di lavoratori molisani ed alle loro famiglie, nonché di tutti gli stabilimenti industriali del nostro territorio la cui sopravvivenza e i cui livelli occupazionali siano in discussione. Occorre elaborare una visione di sviluppo economico della Regione che, tenendo conto delle peculiarità territoriali e delle opportunità offerte dalla rete, sia in grado di farla uscire dall’immobilismo e frenare l’incontenibile esodo dei giovani dal Molise. Questo deve essere l’obiettivo primario del legislatore e dell’amministratore regionale. Ed allora un augurio per questo Primo maggio a chi anela ad un lavoro, a chi anela ad un lavoro dignitoso, a chi lo ha perso e non lo ha ancora ritrovato, a chi ha un lavoro povero che non è sufficiente al sostentamento suo e della propria famiglia, alle donne che vorrebbero lavorare ma sono costrette a dedicarsi esclusivamente alla cura familiare”.

“Il Primo Maggio e più di una celebrazione: e una riaffermazione del principio su cui si fonda la nostra Repubblica, che l’articolo 1 della Costituzione scolpisce con parole chiare e irrevocabili. L’Italia e una Repubblica democratica, fondata sul lavoro – scrive Irene Pontarelli, segretaria del Circolo PD Rocchetta a Volturno – Questo principio assume nei piccoli comuni delle aree interne un significato tangibile, profondo, e per certi versi drammatico. Dove il lavoro manca, la cittadinanza si svuota, i diritti si indeboliscono, le comunità si assottigliano. Nel Molise, i più recenti dati sull’occupazione evidenziano una fragilità strutturale: un tasso di disoccupazione giovanile tra i più alti del Centro-Sud, un costante spopolamento e un impoverimento progressivo del tessuto produttivo locale. Nella provincia di Isernia, e in particolare nei comuni montani come Rocchetta a Volturno, questa fragilità si traduce in un’urgenza concreta. Le occasioni lavorative sono sempre più rare, le professionalità faticano a trovare sbocchi e i giovani, spesso altamente formati, sono costretti a lasciare il proprio territorio. A fronte di questo scenario, e dovere della politica non solo denunciare, ma proporre, costruire, investire. Il Partito Democratico deve essere, in Molise e in Italia, il partito del lavoro buono, del lavoro giusto, del lavoro che restituisce dignità. E deve esserlo a partire dai luoghi più fragili, dove il lavoro non e solo un diritto individuale, ma il presupposto della sopravvivenza collettiva. Come affermava Sandro Pertini, Il lavoro e un diritto, ma anche un dovere: chi lavora partecipa alla vita, alla dignità, al progresso del Paese. Circolo di Rocchetta a Volturno Non possiamo permettere che intere aree del nostro Paese restino escluse da questo diritto e da questa dignità. Rocchetta a Volturno, con la sua storia resistente e la sua comunità tenace, chiede di poter contribuire pienamente al futuro della regione e della nazione. Questo richiede un impegno collettivo e trasversale delle istituzioni locali, regionali e nazionali volto a rafforzare i presidi esistenti, sostenere le energie vive del territorio e promuovere opportunità lavorative concrete, capaci di valorizzare le competenze e le risorse della nostra comunità. In questa prospettiva si inserisce anche un appuntamento democratico di grande rilievo: il prossimo referendum sul lavoro, che si terra nel mese di giugno. Il Circolo del Partito Democratico di Rocchetta a Volturno sostiene con convinzione la partecipazione al voto e invita tutte e tutti a recarsi alle urne per esprimere una scelta consapevole e coraggiosa. Riteniamo che i cinque quesiti referendari pongano questioni fondamentali di giustizia sociale e tutela dei diritti. Per questo, come Circolo siamo estremamente convinti delle ragioni del SI per ognuno dei 5 quesiti. Riteniamo con convinzione che ogni SI rappresenti un passo avanti verso un lavoro più giusto, più sicuro, più dignitoso. Il Primo Maggio sia dunque, per tutti noi, una giornata di memoria e di impegno. Un’occasione per guardare con serietà e visione alle sfide che i nostri territori affrontano ogni giorno, nella convinzione che non ci può essere giustizia sociale senza lavoro, e non ci può essere Italia senza i suoi piccoli paesi”.

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Source: Isernia News