Giorgio Poi: «In Schegge parlo delle esplosioni che non si possono controllare: la morte di mio padre e la fine di una lunga relazione»

Il cantautore presenta il nuovo album «Dopo uno scoppio, bisogna lasciare andare i frammenti. Non si può rimanere aggrappati a ogni relazione, sensazione o dolore. La nostra società è performativa? Io preferisco L’Elogio dell’Ozio di Russell». L’intervista
Source: Vanityfair