ROMA (ITALPRESS) – Il capo dell’Apparato di supporto alla stabilità del Consiglio presidenziale libico, Abdulghani al-Kikli, noto come “Ghaniwa”, è stato ucciso questa sera presso il quartier generale della 444a Brigata di combattimento nella zona militare di Tripoli. Lo riportano i media libici. Il motivo della sua presenza lì è sconosciuto, né se sia stato attirato o se stesse partecipando a un incontro.
Il Ministero degli Interni del “governo ad interim di unità nazionale” ha invitato tutti i cittadini di Tripoli a “impegnarsi a rimanere nelle proprie case e a non uscire, per la propria sicurezza”, senza fornire ulteriori dettagli. A seguito delle segnalazioni di tensioni, il Ministero dell’Interno invita i cittadini di Tripoli a restare a casa. A seguito delle segnalazioni di un aumento delle tensioni, l’ambasciata statunitense invita alla calma a Tripoli con un messaggio diffuso ai media locali.
I cittadini italiani sono stati avvertiti della situazione in corso in città a seguito degli scontri scoppiati per l’uccisione del capo delle Forse di supporto alla stabilità Abdulghani al-Kikli, noto come “Ghaniwa”. É quanto ha spiegato l’ambasciatore d’Italia in Libia Gianluca Alberini contattato telefonicamente dall’Agenzia Italpress. “Siamo a Tripoli – ha
spiegato Alberini – e abbiamo raccomandato ai connazionali in città la massima prudenza e di prendere precauzioni. Stiamo attendendo lo sviluppo degli eventi che eseguiamo con tutti i nostri canali”.
Inatnto è stata data alle fiamme la casa di Abdelghani al Kikli nel quartiere di Hadaba di Tripoli. Lo riportano i media libici. Proseguono quindi gli scontri nella capitale libica dopo l’uccisione del capo delle milizie della capitale. Le brigate Misurata e Zintan avanzano verso la capitale Tripoli dopo l’uccisione di al-Kikli.
Anche la missione ONU invita alla calma dopo le segnalazioni di un rafforzamento militare a Tripoli. Si tratta della prima dichiarazione ufficiale dopo che nelle ultime ore le pagine dei social media libici hanno diffuso informazioni sullo “spiegamento di gruppi armati in diverse strade di Tripoli”.
I residenti di Ain Zara hanno confermato al sito libico Al-Wasat di aver sentito il rumore di intensi colpi di arma da fuoco in seguito alla notizia dell’uccisione del capo dell’apparato di sostegno alla stabilità del Consiglio presidenziale, Abdulghani al-Kikli, noto come “Ghaniwa”. Questa sera una fonte della sicurezza ha confermato che “Ghaniwa” è stato ucciso all’interno del quartier generale della 444a Brigata di combattimento, affiliata alla regione militare di Tripoli. Fonti della sicurezza libica hanno riferito inoltre che sono stati predisposti piani per evacuare gli aerei civili dall’aeroporto internazionale di Mitiga nella capitale Tripoli e trasferirli all’aeroporto di Misurata.
Ciò rientra nelle misure precauzionali volte a prevenire potenziali sviluppi in materia di sicurezza o tensioni nella regione. Non è ancora arrivata alcuna conferma ufficiale dalle autorità competenti, ma le compagnie aeree stanno monitorando attentamente la situazione per garantire la sicurezza degli equipaggi e dei passeggeri. Le fonti hanno indicato che il traffico aereo all’aeroporto di Mitiga è rimasto in funzione fino alle 22:00, sotto stretto monitoraggio da parte delle autorità competenti e delle compagnie aeree, che pongono la sicurezza degli equipaggi e dei passeggeri come priorità assoluta. A seguito delle segnalazioni di tensioni, il Ministero dell’Interno invita i cittadini di Tripoli a restare a casa.
Si combatte in queste ore in diversi quartieri della capitale libica. Fonti contattate da Italpress in zona riferiscono che al Kikli si era recato presso la caserma della 444a Brigata nel quartiere di Salahuddin per trattare un cessare il fuoco tra le milizie. Si è quindi tenuto un incontro militare a cui hanno partecipato anche Imad al-Tarabulsi, Abdul Salam al-Zoubi, Mahmoud Hamza e altri. Durante l’incontro si é verificato uno scontro a fuoco violento, durante il quale le guardie di al Kikli si sono scambiati colpi di arma da fuoco con le guardie degli altri capi delle milizie. Lo scontro a fuoco ha provocato la morte di al-Kikli e di alcune delle sue guardie e il ferimento di altri.
Al-Kikli era uno dei comandanti più importanti della Libia occidentale, che ha avuto un ruolo chiave nello scontro con Haftar durante l’attacco alla capitale del 2019. Dopo la sua morte, diversi battaglioni si sono mobilitati per combattere la brigata accusata di averlo ucciso. Un grande convoglio militare è entrato nella zona e si sono verificati scontri a fuoco in diverse zone della città.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
Source: Italpress