Illegittima fruizione del reddito di cittadinanza: sequestrabili tutte le somme del conto, anche se legittime

Pronunciandosi su un ricorso proposto avverso l’ordinanza con cui il tribunale aveva confermato il decreto con cui il GIP aveva disposto il sequestro preventivo delle somme giacenti sul c/c dell’indagato in quanto profitto del reato di illegittima fruizione del reddito di cittadinanza, la Corte di Cassazione penale, Sez. III, con la sentenza 12 novembre 2021 n. 41183 – nel disattendere la tesi difensiva secondo cui il tribunale non aveva tenuto conto che parte delle somme erano entrate lecitamente nel patrimonio, successivamente alla commissione del reato, sicchè le stesse non potevano esserne considerate profitto, con la conseguente impossibilità di disporne il sequestro strumentalmente alla confisca, di cui ha pertanto chiesto la revoca, quantomeno limitatamente alle somme di cui era stata dimostrata la provenienza lecita e l’estraneità al reato – ha riaffermato il principio, che ha costituito il principio di diritto di una recente sentenza delle Sezioni Unite , secondo cui qualora il profitto derivante dal reato sia costituito da denaro, la confisca viene eseguita, in ragione della natura del bene, mediante l’ablazione del denaro comunque rinvenuto nel patrimonio del soggetto fino alla concorrenza del valore del profitto medesimo e deve essere qualificato come confisca diretta e non per equivalente.
Source: Quotidiano Giuridico