Lettera 423, Bersani a tutto campo. Politica, lotta, aneddoti: “Che spettacolo, ragazzi” (VIDEO)

L’ex segretario del Pd ospite a Isernia per la kermesse del Festival della Lettura col suo libro ‘Chiedimi chi erano i Beatles’: “Quella volta che a 11 anni organizzai uno sciopero dei chirichetti…”


di Pietro Ranieri

ISERNIA. A 73 anni e dopo una vita dedicata all’impegno politico, sociale e culturale Pierluigi Bersani ha trovato definitivamente un nuovo ruolo: quello di ‘padre nobile’. Dopo aver lasciato spazio a una nuova classe politica nel Partito Democratico che ha guidato e contribuito a fondare, l’ex segretario si pone come una voce lucida e anche estremamente critica nei confronti dello stesso campo progressista. Così nasce il suo libro ‘Chiedimi chi erano i Beatles’, dal desiderio di raccontare ai giovani le storie delle lotte per i diritti degli anni Sessanta e Settanta e di riaccendere quella fiamma anche nei ragazzi di oggi. Che, ripete, “non vogliono una politica fluida, hanno invece bisogno di un partito strutturato, anche per poterlo criticare, anche per poterlo distruggere”.

È un dialogo a tutto tondo quello che Bersani intavola col giornalista Carmine Gazzanni nella prima serata di Lettera 423, il Festival della Lettura a Isernia. Chiostro gremito a Palazzo San Francesco per un incontro che, per coloro che hanno ancora il buon senso di ascoltare e dialogare pur considerandosi avversari, ha spaziato anche su profonde riflessioni nei confronti della sinistra e dell’incapacità, oggi, di “tenere l’orecchio a terra” e capire davvero le necessità delle persone.

Il flop del referendum diventa così un’opportunità: “Quanto sarebbe bello se domani le tre principali forze d’opposizione si mettessero insieme e proponessero una piattaforma per la riforma del lavoro?”; e insiste: “Non servono elucubrazioni, bastano quattro, cinque punti cardine. E bisogna aprire le porte: non chiudiamoci a eventuali altre proposte che possano venire da altre forze, enti, associazioni, anche partiti”.

Gli aneddoti da raccontare sono tanti, il tempo purtroppo è limitato: resta, tra le tante, l’esilarante storia di un giovane quasi predestinato a una vita di lotte egualitarie, quanto appena 11enne organizzò un vero e proprio sciopero dei chirichetti. Ma questa è solo una delle perle nascoste nel libro, che tra un aneddoto e una riflessione diventa quasi un saggio filosofico su politica, lotta e necessità di mettersi in gioco.

Source: Isernia News