Isernia, gestione delle emergenze: la centrale Nue 112 prende forma

Oggi il sopralluogo all’auditorium del governatore Roberti, insieme ai prefetti Lattarulo e Montella, all’assessore Di Lucente e a Cardillo del Centro Funzionale della Protezione Civile


ISERNIA. Gestione delle emergenze in Molise: prosegue l’iter che porterà all’apertura della sede del Numero Unico europeo d’Emergenza (NUE) nell’ala laterale dell’Auditorium ‘Unità d’Italia’ di Isernia.

Questa mattina il presidente della Giunta Regionale del Molise Francesco Roberti – insieme all’assessore Andrea Di Lucente, ai prefetti di Campobasso e Isernia, Michela Lattarulo e Giuseppe Montella, e ad Antonio Cardillo del Centro Funzionale della Protezione Civile – ha effettuato un sopralluogo.

È stata verificata la sistemazione della suddivisione degli spazi, dove saranno ubicati tutti i servizi per i quali il NUE sarà attivo, ovvero tutti i servizi di emergenza: sanitaria, Forze di polizia, Vigili del fuoco, soccorso in mare, così come previsto dal Protocollo d’Intesa già sottoscritto tra la Regione Molise e il Ministero dell’Interno, che aveva previsto il numero unico europeo d’emergenza (NUE 1 1 2), secondo il modello della centrale unica di risposta.

Entro la settimana prossima, ha poi annunciato Roberti, prenderanno il via i corsi di formazione dei cinquanta operatori che saranno impiegati al NUE per diventare operativi entro un mese.

“Si tratta di un servizio importante per i cittadini – il commento del Presidente della Giunta regionale del Molise, Francesco Roberti – Nella Centrale unica di risposta (CUR) saranno convogliate le linee 112, 113, 115 e 118, utilizzando nella comunicazione tutti gli strumenti più avanzati. Si tratta di uno strumento fondamentale per semplificare il lavoro degli operatori, offrendo ai cittadini un servizio più rapido e sicuro, ma anche punto di riferimento essenziale per la gestione delle emergenze in modo efficace, garantendo un servizio di risposta tempestivo e coordinato tra le diverse forze dell’ordine e di soccorso”.

La fraterna

Source: Isernia News