Dar voce alle aree fragili del Paese, Fanelli presenta la proposta di riforma costituzionale

L’iniziativa illustrata a Fabriano, al Meeting nazionale Ali – Autonomie locali italiane


CAMPOBASSO. Riconoscere il valore dei territori nella rappresentanza parlamentare, la capogruppo regionale del Pd Micaela Fanelli ha presentato una proposta di riforma parlamentare a Fabriano, al Meeting nazionale Ali – Autonomie locali italiane.

“Il titolo dell’evento, ‘Ricucire i territori: strategie e azioni per il rilancio delle aree fragili’ – ha detto la dem – esprime con forza il cuore della questione: non possiamo più permettere che ampie porzioni del nostro Paese diventino sempre più marginali e invisibili nei luoghi decisionali. Oggi il sistema elettorale assegna i seggi alla Camera solo in base alla popolazione. È un criterio matematicamente equo, ma sempre più sbilanciato nei suoi effetti. In un’Italia che perde abitanti in 16 regioni su 20, le aree interne, montane, rurali e insulari rischiano di scomparire anche dalla mappa politica”.

“Con la proposta che ho illustrato all’incontro – ha aggiunto Fanelli – si avanza una modifica all’articolo 56 della Costituzione, introducendo un principio semplice e giusto: la rappresentanza deve basarsi non solo sulla quantità di popolazione, ma anche sull’estensione e sulle caratteristiche dei territori. In concreto: dei 392 seggi della Camera, 92 verrebbero assegnati in base alla superficie delle circoscrizioni, e non solo alla popolazione.  ⁠Resta fermo il principio proporzionale, ma si affianca un criterio territoriale che tutela chi abita e presidia le aree più fragili e vaste”.

“È una riforma in linea con l’evoluzione della nostra Costituzione, che dal 2022 tutela anche l’ambiente, gli ecosistemi e le future generazioni. Ma è anche una risposta concreta al rischio di un’Italia spaccata: tra aree centrali sempre più dense e aree periferiche sempre più vuote e dimenticate. Gli altri punti del documento: trasformare la Snai in politica strutturale; investire in sanità, scuola e mobilità; rafforzare l’autogoverno locale; attivare fiscalità di vantaggio e nuove leve per l’imprenditoria giovanile e verde; sostenere digitalizzazione, lavoro agile e accesso ai servizi pubblici nei borghi e, soprattutto, valutare l’impatto sociale e demografico delle politiche pubbliche”.

“In sostanza, si tratta di una riforma costituzionale che cambia le regole del gioco per rendere più giusta e lungimirante la rappresentanza parlamentare. Una proposta che mette al centro l’Italia reale, quella dei sindaci, delle comunità resilienti, dei territori che non vogliono essere “residui” ma protagonisti di una nuova stagione di sviluppo sostenibile e inclusivo. Ringrazio Marco Esposito – ha concluso Fanelli – per l’idea e per aiutare sempre i territori marginali. Per le battaglie fatte e quelle che faremo insieme”.

Source: Isernia News