“Proponiamo di rendere obbligatori i pannelli solari per gli edifici commerciali e pubblici entro il 2025 e per i nuovi edifici residenziali entro il 2029. Questo è un piano ambizioso ma realistico”. Lo annuncia la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, presentando il RePowerEu. Attualmente il solare copre circa il 6,5% della generazione di elettricità italiana con una potenza installata di 25 Gigawatt/ora, meno della metà rispetto alla Germania. L’obiettivo fissato dal Piano per la transizione ecologica è di raddoppiare la capacità da solare ed eolico per un installato totale di rinnovabili tra i 125 e i 130 Gw. Gli impianti per le rinnovabili diventano “prevalente interesse pubblico” per legge per accelerare i permessi e obiettivi più ambiziosi per le energie pulite al 2030. Sono questo gli elementi principali del piano della Commissione europea per aumentare la produzione di rinnovabili. Con il passo della Commissione buona parte delle procedure burocratiche per l’autorizzazione possono essere condotto non dal singolo sviluppatore del progetto, ma a livello macro per l’intera area dove il progetto per le rinnovabili avrà sede. In campo, inoltre, misure per la produzione di idrogeno e biometano.
“Dobbiamo ridurre la nostra dipendenza energetica dalla Russia il più rapidamente possibile. Lo possiamo fare. Oggi presentiamo il RePowerEu per questo. Possiamo sostituire i combustibili fossili russi lavorando su tre livelli: dal lato della domanda, con il risparmio energetico. Dal lato dell’offerta, diversificando le nostre importazioni di energia dai combustibili fossili e accelerando la transizione verso l’energia pulita”, ha annunciato la presidente della Commissione Ue. “Mobilitiamo quasi 300 miliardi di euro. Circa 72 euro miliardi di sovvenzioni e 225 miliardi di euro di prestiti”, spiega. E, per ridurre la dipendenza dalle importazioni dalla Russia, l’Ue apre le porte ad atomo e carbone. Fonti Ue spiegano che l’Europa avrà bisogno di aumentare “nei prossimi 5-10 anni di 44 TWh la produzione di energia dal nucleare e di 100 TWh di carbone, si tratta di un aumento di circa il 5% nel mix energetico”. Nell’ultimo anno le quotazioni del carbone sono più che quadruplicate proprio in vista di un suo maggior utilizzo.
“Cominceremo con la cosa più ovvia: il risparmio energetico è il modo più rapido ed economico per affrontare il problema crisi energetica attuale. Aumenteremo quindi l’obiettivo di efficienza energetica dell’Ue per il 2030 dal 9% a 13%. E stiamo aumentando l’obiettivo 2030 per l’energia rinnovabile dell’UE dal 40% al 45%”, sottolinea la presidente della Commissione Ue. I 27 leader di governo dell’Ue hanno anche deciso di creare una piattaforma per l’acquisto congiunto di gas, gnl e idrogeno. “Con il piano RePowerEU, proponiamo una via operativa da seguire, con un meccanismo di appalto congiunto e un comune approccio ai paesi fornitori. In questo modo, possiamo proteggere il le importazioni di energia di cui abbiamo bisogno senza concorrenza tra i nostri Stati membri”, ha detto von der Leyen,
L’Italia potrà chiedere di aumentare la quota di prestiti nel Recovery fund per finanziare gli investimenti e le riforme legate all’energia. Secondo quanto indicato dal vicepresidente Frans Timmermans durante la presentazione del RePowerEu, i 225 miliardi di euro di prestiti ancora disponibili nel NextGenerationEu per le capitali che non ne hanno fatto richiesta potranno essere riassegnati se non utilizzati. L’Italia, che ha già chiesto la sua quota di prestiti – aggiungono fonti Ue – potrà anche contare su una cospicua quota dei 20 miliardi di sovvenzioni dai ricavi Ets che sarà ripartita secondo gli stessi criteri del Recovery.
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