sabato 5 luglio 2025
Le indagini sull’esplosione avvenuta lo scorso 30 giugno in un edificio di via Nizza, nel quartiere Lingotto a Torino, hanno portato all’arresto di un uomo di 40 anni, vigilante di professione. L’uomo è sospettato di aver provocato volontariamente l’incendio che ha causato la violenta deflagrazione, causando la morte di un uomo di 35 anni e il ferimento di altre cinque persone, tra cui due bambini. Quattro appartamenti sono stati distrutti e l’intero stabile è stato posto sotto sequestro dalle autorità.
Inizialmente, si era pensato a una fuga di gas accidentale come causa dello scoppio, ma le successive analisi e testimonianze hanno portato gli inquirenti a sospettare un atto doloso. Secondo quanto ricostruito, un uomo ferito al volto sarebbe stato visto allontanarsi dall’edificio subito dopo l’esplosione. Le verifiche sui contatti e familiari del vigilante hanno rafforzato i sospetti, spingendo la procura a procedere con l’arresto e con l’accusa di omicidio e crollo doloso.
Il movente sembra avere origini personali e sarebbe legato alla volontà dell’indagato di intimidire la sua ex compagna, senza tuttavia un legame diretto con la vittima dell’esplosione. Le autorità hanno infatti chiarito che la persona deceduta è stata una tragica vittima collaterale dell’azione criminale. Nell’edificio vivevano anche altre famiglie, una delle quali di origine egiziana, mentre una residente al momento dell’evento si trovava fuori città.
Source: Wikinews