L’estate rappresenta, da sempre, un tempo sospeso. Il suono della campanella è un ricordo lontano, i quaderni si sono chiusi e l’immaginario collettivo celebra la stagione della libertà come se fosse una parentesi incantata, dove ogni regola viene messa in pausa. Tuttavia, questa apparente stasi non corrisponde a un vero arresto dei processi mentali. Il cervello, al contrario, continua a operare in modo incessante, rielaborando informazioni, consolidando memorie e creando nuove connessioni.
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Source: Orizzonte Scuola