La stretta per i non vaccinati arriverà anche in Italia sotto la forma del super Green pass: in pratica, dal 6 dicembre al 15 gennaio, chi non è immunizzato o guarito non potrà più accedere ai luoghi pubblici – dai ristoranti ai cinema fino a stadi, feste, discoteche e cerimonie pubbliche – mentre solamente per andare al lavoro, in palestra o pernottare in albergo sarà ancora garantita la possibilità di ottenere il certificato verde tramite tampone, che servirà anche per prendere i mezzi pubblici. È quanto ha deciso il governo al termine di una giornata di vertici, iniziata in mattinata con una cabina di regia, proseguita con il faccia a faccia con Regioni ed enti locali e terminata con il Consiglio dei ministri che ha approvato all’unanimità il decreto.
Draghi: “Vogliamo prevenire, evitando rischi” – “La situazione italiana è oggi sotto controllo, tra le migliori in Europa, grazie alla campagna vaccinale che è stata un successo notevole”, ha esordito Mario Draghi dopo l’approvazione sottolineando la situazione “grave” nei paesi confinanti e il “lieve ma costante peggioramento” della curva italiana. “Vogliamo prevenire per preservare – ha continuato il presidente del Consiglio – Vogliamo essere molto prudenti per evitare i rischi e riuscire a conservare quello che ci siamo conquistati nel corso di quest’anno”. Con questo “spirito”, ha aggiunto, sono stati presi i provvedimenti. Per quanto riguarda i controlli, il ministro della Salute Roberto Speranza ha spiegato che ci sarà un “rafforzamento” attraverso i Comitati provinciali per la sicurezza pubblica che dovranno relazionare settimanalmente al ministro dell’Interno sui piani d’azione che hanno deciso di attuare. E ha annunciato che dal 1° dicembre sarà possibile per tutti gli over 18 prenotare la terza dose, se saranno trascorsi 5 mesi dal richiamo.
Le tensioni nella Lega – Non sono mancate tensioni interne alla maggioranza, con la Lega in fibrillazione per la validità del nuovo Green pass anche in zona bianca, almeno durante le festività. La contrarietà del segretario Matteo Salvini ha portato il Carroccio a un passo dalla rottura, con l’assenza in Consiglio dei ministri, prima della mediazione cercata e riuscita del presidente del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, che è anche presidente della Conferenza delle Regioni.
Green pass base per alberghi e mezzi pubblici – È stato varato anche l’obbligo del normale green pass per il trasporto pubblico locale e regionale: sui mezzi del trasporto pubblico si potrà entrare solo con vaccino, guarigione o tampone. Lo stesso strumento “base” varrà anche per le palestre, dove è previsto l’obbligo di uso della mascherina, e per pernottare in hotel e alberghi. E il governo promette che saranno intensificati i controlli “entro 3 giorni” dall’entrata in vigore del decreto. Arriverà invece dal 15 dicembre l’obbligo di vaccino anche per gli insegnanti e le forze dell’ordine, mentre sarà confermato per personale sanitario e delle rsa, con estensione alla terza dose. Confermata, infine, la riduzione della validità del green pass per i vaccinati, che scende da 12 a nove mesi.
Quando entra in vigore – Il super Green pass, quindi, è il certificato valido solo per chi è vaccinato o guarito dal Covid. Saranno esclusi gli under 12, anche se e quando arriverà i via libera alla vaccinazione per bambini e ragazzi tra i 5 e gli 11 anni. La Lega però ha espresso in cabina di regia una riserva politica sulla proposta di introdurre il super certificato già in zona bianca, arrivando a un passo dal disertare il Consiglio dei ministri. L’orientamento emerso durante il vertice con gli enti locali è di farlo partire già dalla zona bianca ma solo durante il periodo delle feste di Natale: dal 6 dicembre fino al 15 gennaio, con la possibilità di proroga. Il governo, insomma, pensa di adottare il Super green pass solo per il periodo natalizio e poi valutare come procedere in base alla situazione dei contagi e delle ospedalizzazioni.
I colori restano – Resta il sistema di zone a colori – varato dal secondo governo Conte – in base all’incidenza del virus e alla situazione negli ospedali. L’obbligo di mascherina all’aperto scatterà in zona gialla e non saranno fatte eccezioni per i vaccinati o guariti dal Covid. Non scatteranno invece più le chiusure delle attività nelle regioni in zona gialla o arancione, ma gli accessi saranno limitati ai soli possessori del Super Green pass, quindi solo i non vaccinati. L’unica differenza che ci sarà tra la zona bianca e la gialla-arancione sarà l’utilizzo della mascherina all’aperto.
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