di Lorenzo Pisoni
E’ un piccolo Stato dell’Europa Sud-occidentale situato nei Pirenei orientali, tra la Francia e la Spagna.
Andorra è un Coprincipato, la cui reggenza spetta principalmente al Presidente della Francia e al vescovo della città spagnola di La Seu D’urgell, che hanno pochi poteri decisionali, quasi esclusivamente protocollari. Vengono rappresentati da due delegati.
Andorra fa parte del Consiglio d’Europa e dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, ma non dell’Unione Europea. Sulla frontiera con la Spagna appaiono cartelli europei con la scritta “Andorra”, la moneta circolante è l’Euro e in molte materie europee vigono i regolamenti europei. Il Principato non ha comunque aderito agli Accordi di Schengen e formalmente per entrare e per uscire servirebbe un visto: in realtà per i cittadini dell’Unione Europea basta esibire un documento valido, anche una semplice carta d’identità. Questo perché qui l’immigrazione è un fenomeno inesistente, poiché non esistono vie di comunicazione principali come aeroporti o ferrovie.
Data la sua posizione isolata, Andorra si è trovata al di fuori del corso degli avvenimenti principali della storia europea, con pochi legami con nazioni diverse da Francia e Spagna. Le sue origini si intrecciano con le evoluzioni storiche francesi.
Carlo Magno concesse autonomia al popolo andorrano in cambio dell’alleanza contro i mori. Così il territorio sarebbe stato sotto la Signoria del conte di Urgell e conseguentemente del vescovo locale. Dal IX al XIII secolo Andorra fu quindi dipendenza del vescovo di Urgell. Nell’XI secolo sorse una disputa su Andorra tra il vescovo e il suo vicino francese.
Al riguardo nel 1278 fu firmato un accordo di pareatge, che stabiliva come la sovranità su Andorra sarebbe stata divisa tra la Francia e il vescovo insediato nella città spagnola di La Seu d’Urgell. Il pareatge riconosceva il principio di uguaglianza dei diritti condivisi dai regnanti e dava al piccolo Principato la sua forma territoriale e politica e uno statuto destinato a rimanere invariato fino ad oggi.
Nel 1806 venne costituita da Napoleone la Repubblica indipendente di Andorra, retta da un consiglio elettivo, che dal 1812 al 1814 fece parte del I Impero Francese. Dopo la Restaurazione Andorra dichiarò guerra alla Germania Imperiale durante la Prima Guerra Mondiale, ma non prese parte al conflitto per l’esiguità delle sue risorse. Rimase in uno stato di formale belligeranza fino al 1895, poiché non aveva firmato il Trattato di Versailles.
Tra il 1936 e il 1940 si stanziò nel paese un distaccamento delle forze armate francesi per prevenire gli effetti negativi della Guerra Civile Spagnola. Tra il 1944 e il 1945 ad Andorra era anche presente un distaccamento della Wehrmacht tedesca.
Nel 1993 sotto la guida di Francesc Areny Casal è stata varata una costituzione democratica, che stabilisce che Andorra è una democrazia parlamentare in cui i correggenti rimangono capi di stato, ma il Capo di Governo possiede il potere esecutivo. Viene eletto dal Consiglio Generale delle Valli, un parlamento monocamerale con 28 seggi. Il Capo del Governo nomina a sua volta i ministri.
Andorra non ha esercito e la sua difesa è affidata a Francia e Spagna.
Il turismo è il pilastro principale della fiorente economia del Principato e ammonta all’80% del Pil. Il settore bancario, grazie allo status di paradiso fiscale di cui gode Andorra, contribuisce in maniera sostanziale all’economia. La produzione agricola è limitata e la maggior parte del cibo viene importato. La produzione manifatturiera riguarda le sigarette, i sigari e l’arredamento. I beni manifatturieri non pagano dazi se esportati nell’Unione Europea, mentre quelli agricoli si.
La popolazione è di circa 85.000 persone e la lingua ufficiale è il catalano.
Per gli amanti della montagna e della quiete Andorra rappresenta la meta ideale.
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