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Il ritorno dei cervelli - Premi Capitani dell’anno

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di Carlo Felice Corsetti
Nell’Università degli Studi Parthenope di Napoli il 17 maggio scorso si è tenuto il seminario incontro “Il ritorno dei cervelli”, seguito dalla cerimonia di consegna dei premi “Capitani dell’anno”. “La Campania c’è: viva e dinamica. E questi imprenditori, con i loro sforzi e i traguardi raggiunti, stanno oggi a dimostrarlo”. Con queste parole Fabio Raffaelli, giornalista e ideatore del premio sugella il successo della giornata.
L’iniziativa targata Editutto (e che, dopo Napoli, toccherà Firenze, Genova, Bologna, Milano e Roma), è sbarcata per la prima volta nella città partenopea, suscitando grande partecipazione e interesse: ad affollare l’Aula Magna dell’Università Parthenope, non solo i grandi nomi dell’imprenditoria, della ricerca e della cultura campana ma anche centinaia di studenti coinvolti in un seminario, patrocinato dal Senato della Repubblica e dalla Camera dei Deputati, dall’originale titolo ‘Il ritorno dei cervelli’. Sono proprio loro, con il loro entusiasmo, la loro vivacità, le decine di domande serrate ai ‘capitani d’impresa’ a dettare i ritmi, quasi televisivi, della mattinata. E gli applausi, convinti, scandiscono ogni consegna di premio: un rito che si ripete, in tutta Italia, da ben 16 anni ma che a Napoli acquista un valore particolare: “Siamo sotto i riflettori – afferma il Rettore dell’Università Parthenope (organizzatrice dell’evento in collaborazione con Editutto), Claudio Quintano - e teniamo bene la scena. Per la Campania una manifestazione come questa rappresenta una ventata d’ottimismo, un incentivo a fare sempre di più e meglio. Perché stamani abbiamo valorizzato il lavoro e l’impegno di tutti quegli imprenditori che, nonostante la crisi, continuano a puntare forte sul territorio e sulle proprie capacità, spingendo verso livelli di eccellenza le aziende e garantendo alti standard di occupazione. Un premio rivolto agli uomini e alle donne e non ai fatturati, come ama definirlo l’editore Raffaelli, ideatore della manifestazione”.
Alcuni dei nomi più significativi dell’imprenditoria campana tra i ‘Capitani’ di questa prima edizione di Napoli. Storie importanti, fatte di sacrifici, di rinunce, di sfide e, a volte, di veri e propri azzardi. Scommesse vinte. Raccontate al passato ma continuamente proiettate al futuro. Storie come quella di Giovanni Punzo (presidente Interporto Campano), di Maurizio Maddaloni (presidente Unioncamere Campania), di Cosimo Rummo (Pasta Rummo), di Maurizio Carlino e Gianluigi Cimmino (Yamamay, Carpisa e Jaked) e di Ottavio Cannas (Cannas Settimio srl). Ognuno di loro ha voluto regalare a tutti gli studenti in sala un po’ della propria esperienza. Spazio anche all’artigianato di altissima qualità con Marco Gaeta (Xenia Decorazioni) e le sorelle Chiara e Patrizia Antignani (Marechiara). La grande tradizione agroalimentare, invece, è stata rappresentata grazie alla partecipazione di Guido Contini, presidente del Consorzio Alba. 
Stupore ed entusiasmo hanno animato i ragazzi quando sui maxischermi è apparso il volto di Adriano Farano, l’inventore di Watchup che, in collegamento diretto dalla Silicon Valley, la terra dei talenti in California, ha ritirato simbolicamente il premio ‘Capitani Startup’ a lui dedicato. “Una bella soddisfazione essere idealmente con voi, con un oceano che ci separa ma tante idee che ci avvicinano” le sue prime parole. “Un premio – dirà poi in chiusura il giornalista di Cava dei Tirreni - ancora più significativo, in quanto sottolinea come le idee, l’intraprendenza e la determinazione siano le armi vincenti contro la crisi” .
Una crisi che mette paura ma che i giovani sono sicuri di poter battere. Come ha dimostrato, in ogni suo momento il seminario – incontro ‘Il Ritorno dei Cervelli’. L’iniziativa, che ha preceduto la cerimonia di premiazione, ha concentrato la propria attenzione sui temi della continuità tra scuola e lavoro e dell’innovazione. La tavola rotonda, tenuta a battesimo dal Rettore dell’Ateneo, Quintano, ha visto la partecipazione di alcune delle personalità di spicco (anche loro premiate come Capitani)  della ricerca e dell’università campana, come Luigi Nicolais (presidente CNR), Guido Trombetti (Assessore all’Università e alla Ricerca scientifica Regione Campania), il team di ricerca del professor Andrea Ballabio (direttore TIGEM di Napoli) e Ortensio Zecchino (presidente Biogem). Voci autorevoli alle quali si aggiunge quella di Maria Luigia Casalengo, segretaria nazionale GUS (Giornalisti Uffici Stampa). “Una tematica, quella del ‘recupero’ dei cervelli, alla quale sono particolarmente sensibile, alla luce della dimensione sempre più massiccia di giovani formati presso le nostre università che trovano una consona collocazione solo al di fuori del Paese” ha dichiarato il professor Quintano.  “Tale esodo, - ha poi proseguito - non riguarda solo il mondo della ricerca, ma anche quello imprenditoriale, che, all’estero, trova più favorevoli condizioni di sviluppo. Infatti, l’edizione 2014 del Premio intende riconoscere i meriti di tanti imprenditori che, dimostrando talento e creatività, hanno vinto pregiudizi e superato ostacoli, mettendo in luce un’Italia dinamica e vincente”. Il professor Quintano ha concluso il proprio intervento ricordando come l’iniziativa dia ai giovani la straordinaria opportunità di incontrare imprenditori e professionisti affermati, docenti universitari e ricercatori stranieri con i quali confrontarsi in particolare sul tema dell’innovazione in Italia. 
Un momento di forte partecipazione ed intensità si è poi vissuto quando lo speciale Premio ‘Capitani Cultura’ è stato consegnato nelle mani di Rosario Esposito La Rossa (Marotta&Cafiero Editori). Il giovane scrittore ed editore di Scampia ha indicato ai ragazzi la strada per sconfiggere le difficoltà ed i pregiudizi con la forza dei libri, del teatro e dello sport. 
Un appello quindi ad un ruolo sempre più attivo degli studenti che, con le loro domande e i loro interventi, hanno rappresentato il tratto distintivo dell’iniziativa.
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