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Tra Leggi e Sentenze come cambia la famiglia in Italia

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di Gianfranco Grieco  (Pontificio Consiglio per la Famiglia)
La famiglia in Italia e nel mondo sta cambiando  in meglio o in peggio? L’ ultima sentenza è quella della Corte di Cassazione e riguarda le adozioni. "Il legislatore nazionale – sostiene la Cassazione - potrebbe renderle possibili anche ai singoli, con le dovute cautele". Parole forti, ma anche misurate e pesate. Titoli dei giornali: "Aprire le adozioni ai single". Ma, il giorno dopo,  la Cassazione subito precisa:"Solo in casi eccezionali".
La formula definita in Italia “legittima” è consentita soltanto ai coniugi uniti in matrimonio. Scrive però la Cassazione: la Convenzione di Strasburgo sui fanciulli del 1967  che contiene le linee guida in materia di adozione non le  ieta. Risponde la Chiesa: il bimbo esige il papà e la mamma. Questo il fatto. In Italia la Corte di Cassazione, pronunciandosi sulla richiesta di una donna genovese single che ha chiesto di vedere riconosciuta una adozione ottenuta in Russia, ha esortato il parlamento italiano ad intervenire. Secondo la corte sarebbero maturi i tempi affinché i single possano adottare i bambini rimasti soli o abbandonati dai genitori naturali. Ogni anno in Italia  sono 6.000 i bambini  adottati. Nel 2010: 4.130; nel 2009:3.946. I principali Paesi di provenienza di bambini adottati sono: Federazione Russa: 707; Colombia: 592; Ucraina: 426; Brasile: 318; Etiopia: 274. Il 56% di tutte le adozioni provengono da questi cinque Paesi. I dati forniti dalla commissione per le adozioni  internazionale nei riguardi delle  coppie che hanno inoltrato richiesta di adozione negli ultimi quattro anni sono: 2007: 2.684; 2008: 3.165; 2009: 3.082; 2010: 3.241. Per l’adozione si passa ora dall’ambito degli "affetti" all’ambito delle "leggi". Lo "status" di figlio o di figlia , in seguito a questa sentenza, ha potuto rallegrare molte persone, ma la sentenza "mite" della Cassazione la 3572 depositata il 14 febbraio 2010, farà indubbiamente storia. Vedremo! In proposito il Cardinale Ennio Antonelli, Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, il quale  ha risposto così alla "Radio Vaticana":  "Conquista di civiltà è difendere il diritto del bambino ad avere il padre e la madre. E’ il loro bene. I diritti sono dei beni oggettivi, prima che essere dei desideri. A volte i beni oggettivi contrastano persino con certi desideri. La famiglia monoparentale è sempre parzialmente orfana. Essere orfani è sempre una condizione di debolezza. Così si rischia di tornare indietro, di dare priorità ai desideri dell’adulto di avere un bambino, piuttosto che dare la priorità al bene e quindi al diritto dei bambini di avere il padre e la madre".
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