Europa - News and Society

Vittorio BUONGIORNO

Redazione de ’Il Messaggero’ Provincia di Frosinone

Umberto CELANI

Redazione de ’La Provincia’ di Frosinone e Latina

Stefano DI SCANNO

Redazione de ’L’inchiesta’ di Cassino

Alessandro PANIGUTTI

Redazione di ‘Ciociaria Oggi’ e ‘Latina Oggi’

Angelo PERFETTI

Redazione delle pagine provinciali de ’Il Tempo’

MOTIVAZIONE

La Giuria assegna un particolare riconoscimento alle Redazioni giornalistiche provinciali a titolo di apprezzamento per il ruolo assolto per una puntuale e precisa informazione, nonché per riconoscere loro una funzione sociale sempre più importante nella attuale società della globalizzazione.

Una funzione preziosa ma anche una responsabilità impegnativa perché il giornalista è prima di tutto un testimone e nell’umiltà del suo lavoro c’è la grandezza della sua missione.

E\\\\\\\\\\\\\\\' l\\\\\\\\\\\\\\\'inviato di guerra moderno: freelance, lavora per molte testate e racconta le frontiere calde del mondo organizzandosi i viaggi da solo, a proprie spese, perché molti grandi giornali in nome delle economie di produzione, lasciano a casa i loro redattori. E allora ci sono i reporter coraggiosi come Cristiano Tinazzi, che rischiano la vita per raccontare scenari di guerra, ma devono anche fare i conti su quanto scrivere per rientrare nelle spese. Tinazzi ha seguito la guerra in Libia per il Messaggero e il Mattino, collaborando con molte altre testate, per la radio e la televisione. Quando è stato annunciato il primo bombardamento di Tripoli, con tanti inviati richiamati dai loro giornali, Tinazzi ha detto: \\\\\\\\\\\\\\\"Io resto\\\\\\\\\\\\\\\". E ha raccontato la guerra con i suoi occhi, tra stupore e pietà.

Paolo Di Giannantonio ha cominciato giovanissimo al quotidiano \\\\\\\"Il Fiorino\\\\\\\". E’ divenuto praticante al giornale \\\\\\\"Vita Sera\\\\\\\", nel quale si è occupato per anni di cronaca nera. Dal 1981 è alla Rai. E’ stato conduttore  di trasmissioni importanti come Uno mattina, Italia sera, Ore 23, Tv7 e Speciale Tg1. E\\\\\\\' diventato, con gli anni, uno dei più apprezzati e famosi inviati speciali e \\\\\\\"mezzi busti\\\\\\\" del Tg1.

Ma con questo premio si vuole ricordare il suo legame con l\\\\\\\'Europa, sancito da una collaborazione con Bruxelles e l\\\\\\\'Olaf, l\\\\\\\'ufficio europeo antifrode, che ha permesso di debellare una rete di contrabbando tentacolare e arrivare a individuare i collegamenti insospettabili con le multinazionali del tabacco. Con Di Giannantonio la giuria di Argil premia un impegno civile che interpreta, con le risorse del giornalista, la lotta alla criminalità organizzata.

Albert Camus ha definito il giornalista lo storico dell’istante. Carlo Parisi, giornalista professionista, presidente dell’Associazione della stampa calabrese, nonché autorevole membro della giunta esecutiva della Fnsi, è senza ombra di dubbio uno storico dell’istante e lo fa con grande professionalità, rigore e pieno rispetto delle tre “I”, ovvero indipendenza, irriverenza ed impertinenza.

Il sito da lui diretto e quotidianamente alimentato con notizie in esclusiva, www.giornalisticalabria.it, ne è una tangibile testimonianza. E’ al servizio della categoria, ma soprattutto della collettività. Il giornalista oltre ad essere lo storico dell’istante è anche il “guardiano delle libertà democratiche” e Carlo Parisi lo è a tutti i livelli.

Un giornalista che dà spazio alla cultura e un filosofo che dà cultura al giornalismo. Massarenti è stato scelto nel giugno scorso dal direttore Roberto Napoletano come responsabile di una delle più belle anomalie del giornalismo italiano, il supplemento culturale \\\"Domenica\\\" del Sole-24 Ore. Il Sole con la nuova direzione è diventato un quotidiano in controtendenza nella crisi generale, e ogni mese ha le migliori percentuali di progresso nelle vendite. Il supplemento \\\"Domenica\\\" si conferma come un giornale nel giornale, capace di essere sofisticato e divulgativo allo stesso tempo, con un primato incontestabile sulle arti figurative. Un supplemento che coinvolge e chiede dedizione all\\\'interno del quotidiano più vivace di questi tempi: un mix coraggioso che conquista nuovi lettori.

Una città come Roma ha bisogno di tante voci per essere raccontata, e la Cronaca cittadina del Corriere della Sera non è un punto di vista compassato e snob, come si poteva temere dalla più grande testata nata a Milano. Corrado Ruggeri, che della Cronaca di Roma del Corriere della Sera è il responsabile, ha il compito difficile, per lui uomo attratto da una dimensione cosmopolita, amante dei viaggi e dell\\\'esotismo anche come romanziere, di raccontare e far raccontare al meglio la città più bella e difficile da raccontare. La giuria di Argil vuole riconoscere, premiando Ruggeri, i meriti della squadra della Cronaca di Roma del Corriere della Sera che da tempo ormai dà un contributo indispensabile alla conoscenza della Capitale. Non è Roma vista da Milano, ma Roma vista da Roma.

Giancarlo Rossi, generale di brigata e iscritto nell’elenco pubblicisti dell’albo dei Giornalisti, per anni è stato il responsabile dell’informazione istituzionale del ministero della Difesa. In questo delicato ruolo ha sempre dato prova di alta capacità professionale, di consumate doti diplomatiche e di saper affrontare e risolvere al meglio qualsiasi emergenza. Un apprezzato punto di riferimento per quei giornalisti che hanno seguito le missioni umanitarie delle nostre Forze Armate o gli eventi ad esse collegate. Un eccellente addetto stampa, una fonte primaria asettica e qualificata, che ha dato non poco lustro al Gus, il Gruppo Giornalisti Uffici Stampa.

Da addetto stampa della Associazione sportiva Roma a cronista, per vent\\\'anni, della Roma: una vita da cronista all\\\'insegna della squadra giallorossa. Nel giornalismo sportivo è un palcoscenico di notorietà seguire la squadra cittadina, che in un quotidiano come il Corriere dello Sport dove D\\\'Ubaldo lavora dal 1988 è la rubrica più seguita e popolare. D\\\'Ubaldo ora è passato a lavorare al desk dell\\\'ufficio centrale del quotidiano sportivo della Capitale, completando il suo percorso professionale. La \\\"confezione\\\" di un giornale è un incarico di responsabilità che, anche in un quotidiano sportivo e quindi votato a un\\\'informazione più leggera, non può prescindere dal rispetto della verità sostanziale dei fatti. E\\\' un lavoro dietro le quinte, ma non meno importante del cronista sul campo.

Non è agevole ai nostri convulsi giorni andare vedere e raccontare. I tre verbi che da soli forniscono la dimensione di una professione, quella del giornalista, ambita ma non facile, che ha il suo fulcro nella verità e nell\\\'equidistanza. Laura Serloni, giovane giornalista professionista, ha dimostrato, non ancora stabilizzata, una innata capacità di raccontare in modo semplice i fatti della cronaca quotidiana. Non solo quella di \\\"bianca\\\" ma anche quella di \\\"nera\\\". Le sue cronache, soprattutto quelle che raccontano aspetti della vita cittadina o richiamano l\\\'attenzione delle autorità sull\\\'usura del patrimonio artistico, contengono piacevoli spunti di cultura attestando che questa ha ancora un valore.

La Giuria del Premio giornalistico internazionale “Argil: uomo europeo\\\" ha voluto così conferire una particolare attestazione a Laura Serloni quale sincero riconoscimento delle sue non poche doti professionali, che le saranno di ausilio e sprone nel corso degli anni professionali che ha ancora davanti.

Il prof. Marco Impagliazzo, presidente della comunità di sant’Egidio è professore ordinario di storia contemporanea all’Università per stranieri di Perugia, giornalista, editorialista di \"Avvenire\" e collaboratore de \"L’Osservatore Romano\". Studioso del fenomeno religioso in Europa e dei rapporti tra cristianesimo, ebraismo e islam nel Mediterraneo in epoca contemporanea, è stato consulente storico del comitato del grande Giubileo dell’anno 2000. Autore di alcuni significativi  volumi, tra i quali uno sugli inizi del pontificato di Giovanni Paolo II, il prof. Impagliazzo, come presidente della comunità di sant’Egidio, ha portato in questi 25 anni lo \"spirito di Assisi\" nelle maggiori capitali del mondo, promuovendo dal 1986 ad oggi, incontri interreligiosi tesi nel tener vivo lo spirito del dialogo senza frontiere, la giustizia tra il nord ed il sud del mondo e la pace tra i popoli e le nazioni.

Giornalismo e politica costituiscono le due attività in cui si snoda la professionalità di Antonio Tajani: giornalista professionista e parlamentare europeo. In entrambe ha mostrato non poche qualità, significative doti umane ed equilibrio. Nella prima, non agevole come la seconda, è sempre stato attento nel riferire i fatti negativi o positivi nel pieno rispetto delle regole deontologiche e dell’obiettività, che costituisce uno dei pilastri insostituibili della professione di giornalista. Nella seconda ai vari livelli di responsabilità, altrettanto non agevole poiché il consenso è una componente da non sottovalutare,  ha dato prova di notevoli capacità e non è mai venuto meno al principio degasperiano che “la politica vuol dire realizzare”. Nell’Unione europea, dove oggi assolve l’incarico di Vicepresidente della Commissione europea e commissario responsabile di Industria ed imprenditoria, ha sempre difeso l’immagine e il prestigio del suo Paese, soprattutto il suo ruolo di paese fondatore dell’Unione stessa.