Con l’uscita del singolo “Lost Days“, proprio oggi lunedì 5 maggio, la cantautrice Freya Yost apre le porte al suo prossimo progetto discografico, Elsie, la cui pubblicazione è attesa per l’autunno 2025.
Il brano è disponibile su tutte le piattaforme di streaming ed è accompagnato da un videoclip ufficiale qui sopra.
Un viaggio tra memoria, smarrimento e rinascita
“Lost Days” è una traccia che si addentra senza compromessi nei territori del vuoto emotivo lasciato da un legame interrotto.
Il testo, scritto dalla stessa Yost, riflette una dimensione intimamente autobiografica, ma si apre a una lettura universale fatta di assenze, domande non risolte e paesaggi mentali distorti.
A impreziosire l’arrangiamento e la produzione c’è il contributo di Lutalo Jones, che accompagna la voce della cantautrice con una tessitura sonora sottile ma incisiva, in cui si fondono elementi acustici e texture elettroniche.
Il risultato è un brano che non cerca facili soluzioni, ma si muove nel territorio del dubbio, restituendo una sensazione di spaesamento consapevole, quasi un invito a riconoscere le crepe come parte integrante della narrazione personale.
Il videoclip: uno specchio visivo della frattura emotiva
Il video che accompagna il brano promette di amplificare il carico emotivo della canzone, offrendo una traduzione visiva delle sue immagini più evocative: strade che si perdono all’orizzonte, lettere dimenticate, stanze vuote.
Tutto contribuisce a definire l’atmosfera che sarà centrale anche nell’album Elsie, un lavoro che sembra voler approfondire la relazione tra memoria e identità, in un tempo in cui tutto appare sfuggente.
L’identità musicale di freya yost
Freya Yost non è un nome nuovo per chi segue la scena indie-folk più introspettiva. Nata nel Vermont e da anni residente in Italia, l’artista ha costruito nel tempo un percorso autonomo, segnato da una scrittura emotivamente densa e da una continua ricerca timbrica.
Dopo varie collaborazioni e un’intensa attività dal vivo, nel 2023 ha pubblicato Delicate Elements, un debutto che ha attirato l’attenzione della critica per la sua cura compositiva e per l’equilibrio tra folk acustico e atmosfere rarefatte.
Registrato nel Pepperbox Studio, di proprietà della madre Kristina Stykos – musicista e produttrice – l’album ha mostrato fin da subito la capacità di Yost di creare microcosmi sonori coerenti e profondamente evocativi. Ogni brano appariva come un frammento narrativo a sé stante, pur mantenendo un’unità emotiva forte.
Verso “Elsie”: l’attesa per il secondo album
Con “Lost Days“, Freya Yost inaugura dunque il cammino verso un secondo album che si preannuncia tematicamente ancor apiù audace.
Se Delicate Elements si concentrava sull’esplorazione di un linguaggio sonoro personale, Elsie potrebbe rappresentare il momento in cui quella voce si fa ancora più consapevole, verso una direzione artistica più matura.
I canali per seguire Freya Yost
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Source: Musicoff