Fedez esce allo scoperto: in arrivo il libro più crudo della sua carriera

Non è un memoir qualunque quello che Fedez si prepara a pubblicare. Non è neanche il bilancio di una carriera, e nemmeno un racconto filtrato dal linguaggio conciliante dei social.

Il libro ancora senza titolo che il rapper milanese ha annunciato via Instagram è una dichiarazione di guerra ai silenzi, un atto radicale di presa di coscienza che, parola dopo parola, affronta il dolore, la colpa e l’angoscia senza schermi protettivi.

Fedez, il buio senza alcun filtro

Il post che ha accompagnato la notizia contiene due pagine shock: si parla di depressione, pensieri suicidi, crisi esistenziale. Si fa riferimento alla rottura con Chiara Ferragni, alla disintossicazione dagli psicofarmaci, al trauma fisico e mentale dopo il tumore.

Il tono non è quello dell’autocommiserazione ma della cronaca brutale: “Non è il salto. Non è il colpo. È tutto quello che succede prima. È la gestazione. Un feto che cresce nel buio del cranio, che ti sussurra ogni giorno: ‘basta’”. 

L’abisso personale

A giudicare dalle anticipazioni non sarà facile da scrivere ma nemmeno da leggere. Fedez non nasconde niente. Anzi, esaspera la confessione. Racconta il malessere come un processo viscerale, un lento logoramento che ha il suo culmine in una crisi identitaria che coinvolge ogni aspetto della sua vita. Scrive del corpo che non regge, della mente che si frammenta, dei rapporti che si spezzano: “Mi svegliavo e non capivo se ero sveglio o in un altro livello d’inferno”.

Nel libro, che secondo le indiscrezioni uscirà entro la fine dell’2025, il rapper ripercorre gli ultimi due anni con uno sguardo chirurgico: la malattia, la partecipazione a Sanremo condizionata da un bacio davanti alle telecamere con Rosa Chemical seguito poi dalla crisi pubblica con l’ex amico Luis Sal, e la chiusura del loro podcast, fino alla rottura definitiva con la moglie Chiara Ferragni. 

Un linguaggio nuovo, tra flusso e rottura

Il tono è destrutturato, più simile a una confessione spontanea che a una narrazione ordinata. Una scelta stilistica precisa che vuole restituire l’urgenza del pensiero in tempo reale. Il riferimento non è al linguaggio dei social – quello patinato e confezionato dei brand personali – ma piuttosto alla scrittura cruda, instabile, nervosa dei diari mentali.

Non è un caso che Fedez stesso parli di questo progetto come di un tentativo di “elaborazione terapeutica”: “Sto cercando di dare un senso a tutto. Di rimettere ordine tra le macerie.”

 Ferragni, Clara, il gossip e il rifiuto dell’immagine perfetta

Nel testo ci sono anche riferimenti diretti alla fine del matrimonio con Chiara Ferragni, ma senza mai scadere nel pettegolezzo. È un racconto pudico ma netto: “Ti piange il cuore. Ma sono cose che devi fare. Abbiamo spiegato tutto ai nostri figli. Anche se ci si separa, si resta famiglia”.

Nessun tentativo di cercare colpe, ma il desiderio di raccontare il dolore come parte del percorso. Viene citata anche Clara, la cantante con cui ha duettato in “Scelte stupide”, che venne travolta dal gossip per le voci di una loro presunta relazione: “Con Clara non è successo nulla. Credo sia la prima paparazzata fatta con l’intelligenza artificiale”.

Fedez
Fedez a Montecarlo in occasione del recente GP di Formula 1 – Credits Instagram @fedez (Soundsblog)

 La fama, l’identità e il prezzo da pagare

Il cuore più spigoloso della narrazione è dedicato al rapporto tossico con la fama. Fedez descrive la celebrità come un campo minato psicologico: “La fama è simile a un girone infernale. C’è tanta luce, ed è un massacro che tutti amano spiare”. I social cavalcati con ostinazione e molta, forse anche troppa, disinvoltura hanno presentato i loro conti. E non tutti sono saldati:

“Quando sto da solo, i demoni arrivano. Sembrano senza volto, ma hanno il mio. Gli occhi neri, come quelli che avevo a Sanremo. Dita lunghe e sguardi vuoti”. 

Il futuro? Una ricerca, non una risposta

Il libro è ancora in fase di scrittura, ma le anticipazioni hanno già acceso il dibattito online. I commenti sono contrastanti: c’è chi applaude il coraggio, chi lo accusa di vittimismo, chi di cercare ancora visibilità. Fedez non risponde, almeno per ora.

Quello che sembra chiaro è che il rapper non sta cercando la redenzione ma l’onestà. Un gesto forse terapeutico, forse artistico, ma comunque necessario. Magari qualcosa da presentare ai figli Leone e Vittoria quando saranno più grandi: “Sicuramente mi presenteranno il conto anche loro 1quando saranno adolescenti, e temo sarà molto salato….”

Fedez tornerà dopo quasi sei anni dal vivo in due date al Forum dove aveva suonato per la prima volta dieci anni fa nel 2015. Le due serate sono in programma il 19 e 20 settembre.

Source: Sounds blog